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Un’operazione durata meno di un’ora: una sola ruspa è stata necessaria per abbattere, una dopo l’altra, le baracche costruite da anni da un gruppo di Rom e sardi in via San Paolo, in un’area ai bordi della laguna di Santa Gilla totalmente inquinata e teatro di roghi tossici e abbandono indiscriminato di rifiuti. Il blitz della Municipale, alla quale ha partecipato anche il sindaco Paolo Truzzu, è avvenuto sotto gli occhi di molti curiosi, tra automobilisti di passaggio e i residenti delle abitazioni dall’altro lato della strada a quattro corsie. Che hanno così potuto assistere alla liberazione di un’area finita al centro delle polemiche da tantissimo tempo. I venti agenti della polizia Municipale hanno seguito passo dopo passo la ruspa, tenendo comunque a distanza i curiosi. Poi, dopo l’ultimo colpo di benna, tutti gli occupanti sono stati invitati ad abbandonare l’area e sono stati seguiti dalle assistenti sociali dell’amministrazione comunale. Otto persone che ora potranno scegliere se affidarsi a dei percorsi di inserimento sociale oppure no. Ciò che è sicuro è che l’amministrazione comunale non poteva più attendere, il campo nomadi andava sgomberato.
Non c’è ancora una data sicura delle operazioni di bonifica, ma c’è da immaginarsi che i tempi non saranno comunque brevi. Ci sono valanghe di rifiuti da dover portar via e un terreno, vicinissimo a un’area naturalistica, da tutelare al cento per cento.