Il commercio si sta trasformando, tante le sfide: diverse le cause determinanti. Sulla questione abbiamo sentito il parere del presidente regionale della Fipe Confcommercio Emanuele Frongia che alla domanda se Cagliari sia davvero colpita dalla crisi risponde così: “La difficoltà è data dall’incapacità di vedere come questo settore si stia trasformando velocemente, prima il commercio elettronico poi la nuova era digitale”, “Tutti questi fattori incidono in un mercato che ha sempre radicato i propri elementi nella tradizione”, “ La vera sfida del commercio di Cagliari è andare in un futuro che possa inserire in questi elementi quello che è stato fatto nel lavoro di tutti i giorni”. La città è sempre stata vitale dal punto di vista commerciale, “Lo ha dimostrato nel periodo del Covid, molti operatori hanno cercato di tenere sollevate le serrande, non solo i pubblici esercizi”. Restare a galla è possibile, a patto che venga fatta una grande riflessione: “Dobbiamo cercare di attingere da quelli che sono i nuovi sistemi che stanno mostrando segni positivi”. Frongia avverte, la sfida è dura: “Da questo punto di vista deve essere presente in prima fila l’amministrazione, ma non può essere da sola”. Sui disagi causati dalla continuità territoriale e dai trasporti interni ed esterni dice: “La difficoltà a fare Cagliari-Oristano è tanta, in altre parti del mondo 100 chilometri vengono fatti in molto meno tempo”, “Mi viene da pensare a tutto quello che oggi noi raccontiamo come turismo che in realtà è anche una possibilità per il commercio”. Le categorie appartenenti al settore economico devono tutte guardare al futuro, “Si deve fare una raccolta di elementi insieme che possano trovare una scelta di indirizzo”, “Bisogna parlarne oggi per domani, molto spesso cerchiamo di trovare delle soluzioni tampone utili nel breve termine ma che poi non ci aiutano”. Conclude dicendosi fiducioso verso il superamento degli ostacoli: “Ci sono delle difficoltà, tuttavia credo che insieme si possa riuscire a superarle, deve esserci un lavoro concreto fatto da parti sociali, compresa l’amministrazione”.










