Rientravano a casa dopo una serata spensierata trascorsa in allegria ma l’impatto contro un cordolo stradale è stato fatale per Giorgia, Najibe, Simone e Alessandro. 4 vite strappate in pochi minuti, fiumi di lacrime per loro che ancora non cessano. Sono trascorsi due anni da quel giorno maledetto e da allora cosa è cambiato? Soprattutto la consapevolezza che la prevenzione è fondamentale: sensibilizzare per una guida prudente, rispettare i limiti di velocità, cellulare in tasca e non assumere sostanze che possono alterare la concentrazione. Non solo: più bus per i giovani durante la notte in modo tale da evitare di guidare dopo ore trascorse a ballare. Si sono susseguiti appelli e incontri al fine di preservare il dono della vita: dai genitori dei ragazzi defunti a quelli lanciati dai volti noti, come accadrà anche stasera a Selargius quando, in campo, alcuni giocatori del Cagliari Calcio daranno il loro contributo proprio durante il memorial dedicato a Najibe.
Struggente il ricordo dei genitori della giovane sui social: “Due anni fa il destino crudele ti ha portato via da noi. Ti abbiamo visto per l’ultima volta senza poter far nulla, stavi lì e noi non potevamo salvarti. Quanto sarebbe bello vedere ancora il tuo viso, il tuo sorriso, sentire la tua voce, baciare la tua fronte, stringerti forte e non lasciarti più. Non ci sei più, ma non sarai mai via davvero perché non ti lasceremo andare; sei nel nostro cuore e finché avremo vita ti custodiremo perché sei parte di noi. Il dolore è profondo, ma sapere che sei in pace ci dà la forza di continuare, come avresti voluto tu, nel cercare di evitare, in tuo nome, che ad altri accada ciò che è successo a te, e che altri genitori provino il dolore immenso ed eterno della perdita di un figlio. Ovunque tu sia in questo istante, che ti arrivi fin lassù tutto il nostro amore, i nostri baci, gli abbracci, le carezze e le coccole, seguendo l’immensa scia d’amore che tu hai lasciato”.












