Graduatorie terminate, meglio, chiuse, con un tot di infermieri del Brotzu che oggi stringono tra le mani un contratto a tempo indeterminato. Il rovescio della medaglia, però, è legato al fatto che non sono stati assunti nuovi lavoratori nel più grosso ospedale sardo. E il rischio di un effetto domino, ovviamente negativo, sembra esserci tutto, almeno stando alla email di denuncia della Uil spedita alla presidente Todde e all’assessore regionale Bartolazzi e, in parallelo, anche ai piani alti dell’ospedale. È firmata da Fabio Sanna e Stefano Trogu: “La sala operatoria di elettrofisiologia è a rischio chiusura. Subito dopo il documento report della Uil e del responsabile della Uil Fpl dell’aerea vasta di Cagliari Attilio Carta, sui volumi di attività e le criticità del Brotzu, poco o nulla è cambiato. Ormai è nota la carenza di tutto il personale di ogni profilo, sanitario, tecnico e amministrativo che sta mettendo a dura prova sia il personale stesso, che la sicurezza dei pazienti. A concorso unificato per infermieri ormai giunta al termine, con determina 1405 del 24 maggio 2024, parrebbe che la graduatoria degli infermieri per l’Arnas Brotzu, 94 in graduatoria, sia terminata. Cioè la maggior parte degli infermieri che già lavoravano al Brotzu, siano passati da un contratto a tempo determinato ad uno indeterminato, senza avere risorse nuove alla già carenza cronica. Quindi senza infermieri sino a nuovo concorso? In questa condizione sono a rischio diversi servizi tra cui in particolar modo il concreto pericolo della chiusura della sala operatoria dell’elettrofisiologia del Brotzu per la presenza di un solo infermiere di sala operatoria e un infermiere in ambulatorio per le visite di controllo?”. Tutte domande che meritano una o più risposte da chi oggi guida la sanità isolana.
“A seguito di questo pericolo, sono a rischio i pazienti che dovrebbero fare uno studio elettrofisiologico, tutti i pazienti che dovrebbero impiantare un pace maker o sostituirlo, solamente nel 2023 sono stati eseguite 162 procedure di questo tipo. Non solo, sono a rischio gli impianti e sostituzioni dei defibrillatori, 152 nel 2023). Potrebbero essere a rischio più diw 90 biopsie endomiocardiche e altrettanti 90 cateterismi cardiaci”, avvisano i due sindacalisti. “Chi deve sostenere eventualmente questi volumi di attività se dovesse chiudere l’elettrofisiologia dell’Arnas Brotzu? Come possiamo garantire l’emergenza cardiaca con un solo infermiere nell’arco delle 24 ore? dove è la sicurezza dei pazienti? e quello del personale? Visto e esposto quanto sopra, si chiede da parte degli organi competenti una immediato intervento se pur temporaneo per scongiurare la chiusura della sala di elettrofisiologia che avrebbe effetti devastanti sulla popolazione dell’area metropolitana di Cagliari e non solo”.











