I dipendenti pubblici scioperano e protestano, in un nove dicembre segnato dall’emergenza Covid un centinaio tra Oss, infermieri, dipendenti di Comuni e ministeri fanno sentire tutta la loro rabbia per i contratti, ancora bloccati dopo tanti anni, e per le troppe situazioni di precariato. Sono due le parole che rimbombano in piazza del Carmine: più soldi e sicurezza. “Il Governo deve davvero rinnovare la pubblica amministrazione, investendo nelle assunzioni, stabilizzando il personale precario e rinnovando i contratti”, afferma Nicola Cabras della Cgil. Solo così “i servizi potranno essere più efficienti ed efficaci”. Guido Sarritzu della Uil è netto: “I dipendenti non possono andare avanti elemosinando il rinnovo di un contratto, oramai sono stipendi da fame. Le persone vanno incentivate anche per garantire i servizi migliori. Oltre al rinnovo del contratto e adeguati stipendi, chiediamo anche la stabilizzazione dei precari che sono tanti a pubblica amministrazione”. Alessandro Floris della Cisl: “In questi mesi di emergenza abbiamo visto che, nelle strutture ospedaliere, le carenze organiche erano il primo punto da affrontare. Durante la pandemia è emerso lo sbando completo delle aziende sanitarie”.
E loro, i lavoratori pubblici in piazza, hanno deciso di far sentire la loro voce anche a Casteddu Online. Dipendenti degli ospedali che non hanno il contratto rinnovato sin da quando c’è stato l’ingresso dell’Euro nella vita di tutti, Oss costretti a barcamenarsi tra troppe emergenze. Le loro testimonianze si possono leggere nel corso delle prossime ore sul nostro sito www.castedduonline.it








