Cagliari, spartizione semafori, parcheggi e accattonaggio: “A me hanno urinato la macchina”. Segnalazioni, e proteste, dei cittadini che, ogni giorno, devono “pagare” per parcheggiare. Non solo semafori presi d’assalto da chi, gentilmente o insistentemente, chiede un contributo economico o l’acquisto di fazzoletti e calze, “appena ti vedono, ti seguono e assillano per comprare qualcosa”.
Dopo la segnalazione pubblicata da Casteddu Online https://www.castedduonline.it/cagliari-la-spartizione-dei-semafori-e-le-continue-richieste-di-soldi-spesso-con-violenza-verbale-tante-donne-hanno-paura/?swcfpc=1&fbclid=IwY2xjawI7-3dleHRuA2FlbQIxMQABHUeRe1D0BUkXMVRGWsv8J7106Mo4o-XQXarGtasJdDwXANnsczeX07noNQ_aem_d0K9bKGZew6BY4HqsoiKsA
sono tanti i commenti che raccontano di situazioni che mettono a dura prova passanti e automobilisti. E c’è chi ha paura, per la propria incolumità e quella del veicolo: se non si offre il contributo economico, insomma, il timore è di subire un dispetto, come accaduto al cittadino che ha ritrovato il suo veicolo “segnato” con urina. “Al Businco è sempre pieno di ragazzi che cercano in tutti i modi di farti parcheggiare, chi va in quei posti ha già l’animo preoccupato e, in più, questo fastidio” spiega un lettore di Casteddu Online.
E presso la stazione ferroviaria il discorso non cambia, addirittura è stata segnalata una persona “che insiste e se dai niente, colpisce la macchina”. Situazioni che si ripetono quotidianamente in molte zone della città e che creano un serio disagio a chi corre per compere o lavoro, a chi deve recarsi negli ospedali oppure vuole solo passeggiare per le vie del centro abitato: chiedere è lecito, per carità, rispondere è cortesia, così recita il detto che non aggiunge l’obbligo oppure l’insistenza e, tanto meno, il possibile dispetto da parte di chi sollecita il contributo, che genera timore a chi non può o non vuole concedere una o due monete.