La chiusura temporanea della scuola dell’infanzia Satta di Cagliari, prevista per il 9 giugno 2025, sta suscitando proteste tra i genitori degli alunni. La decisione, approvata con la delibera n. 46 del Consiglio dell’Istituto Comprensivo Satta Spano De Amicis, prevede il trasferimento delle attività nel plesso di via Falzarego, con una significativa riduzione dell’orario scolastico (dalle 8 alle 13) e la sospensione del servizio mensa. Secondo quanto comunicato dall’istituto, la chiusura si rende necessaria per consentire l’adeguamento dell’edificio alle norme antincendio. La scelta sarebbe stata presa in seguito a una valutazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP), da cui è emersa l’impossibilità di garantire la sicurezza dei bambini dai tre ai cinque anni durante i lavori in un’area centrale ad alta densità di traffico, come quella tra via Crispi e via G.M. Angioy. Il provvedimento, però, ha generato preoccupazione tra le famiglie, a causa dei disagi legati alla riduzione dei servizi educativi e alla mancanza di certezze sui tempi di conclusione dei lavori. In risposta al malcontento, i consiglieri di minoranza Roberta Sulis e Roberto Mura hanno presentato un’interrogazione rivolta al sindaco e alla giunta comunale. I consiglieri chiedono chiarimenti su quattro punti principali: i tempi previsti per l’adeguamento dell’edificio, le garanzie sul completamento in tempo utile per l’inizio dell’anno scolastico 2025/2026, le misure adottate per evitare la riduzione dei servizi – soprattutto mensa e orario completo – anche nella sede provvisoria, e infine l’esistenza di ipotesi alternative al trasferimento in via Falzarego che rispondano meglio alle esigenze delle famiglie e del personale scolastico. Intanto, le famiglie vanno incontro a disagi concreti legati alla chiusura anticipata, avendo già pianificato la propria organizzazione fino alla fine di giugno, in linea con quanto previsto dalla normativa scolastica. La riduzione del servizio rischia quindi di compromettere l’equilibrio tra tempi di lavoro e gestione dei figli, acuendo il malcontento tra i genitori.









