Sono in battaglia da mesi, e i tempi si prospettano decisamente lunghi. Sono almeno cento i sardi che, in passato, si sono rivolti alla clinica Dentix: l’azienda odontoiatrica spagnola low cost non ha mai riaperto dopo il primo lockdown Covid e, poi, ha dichiarato fallimento. In Sardegna aveva aperto una sede, a Quartu Sant’Elena: anche quella è sbarrata sin dal mese di giugno. Circa 130 persone si sono rivolte all’Adiconsum per avere giustizia: cioè, per ottenere un risarcimento dalle finanziarie. Ma, nella maggior parte dei casi, l’odissea è ancora in corso. Trenta hanno ricevuto già i risarcimenti. Il perchè lo spiega Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari: “Le informazioni fornite da Dentix alle finanziarie sono discordanti rispetto alla realtà dei fatti. Hanno detto, in alcuni casi, di aver fatto cure dentali dell’80 per cento quando, invece, non sono state mai iniziate, stando alle nostre risultanze. Le stesse banche non vogliono assumersi responsabilità e rischi e cercano di risparmiare. Ma, dalle nostre risultanze, la situazione delle cure dei cento pazienti che si sono rivolti a noi sono ben diverse”.
Cioè? “Cure mai fatte, tanto che tutti si sono rivolti ad altri dentisti ma aspettano, giustamente, di esser rimborsati”, afferma Girau. “Ecco perchè si stanno facendo fare controlli medici per poter avere la situazione reale delle loro bocche e dei loro denti e, poi, inviare le informazioni alle banche. Purtroppo, con queste presunte cure parziali, in tanti casi non c’è stato nessun rimborso. Stiamo imbastendo tutta una serie di iniziative per avere giustizia. I nostri associati stanno producendo la documentazione medica, in alcuni casi Dentix ha fatto dei lavori ma sono da rifare”. Intanto, però, il tempo passa. E tante persone continuano a sentirsi doppiamente beffate.










