“Forse uno dei problemi più gravi, è la mancanza costante di rete Wi-Fi all’interno della casa, impedendo agli studenti di studiare in serenità e comodità”.
Quelle dell’ERSU Cagliari sono un ottimo punto di appoggio per i fuori sede, “se non fosse per la mancanza di posti alloggio disponibili e la poca cura delle case aperte.
Come abbiamo già segnalato subito dopo l’uscita del bando per l’assegnazione da parte dell’Ersu (luglio 2024), *solo 1 casa dello studente su 5 sono state aperte* nell’anno accademico 2024/25, a cui si è aggiunta via Businco, ma aperta solo in parte (3 piani su 5). Risultato? Sempre meno idonei sono risultati beneficiari.
Ma anche i “beneficiari” si trovano a convivere con tantissimi problemi ogni giorno” spiega UniCaralis
Nel dettaglio: viale la Playa, “impianto di riscaldamento non adeguato. Dal 31.12.24 e per circa 20 giorni gli studenti si sono ritrovati senza acqua calda e con il termosifone del bagno non funzionante; questa situazione è stata segnalata numerose volte dagli abitanti ma senza ottenere una risoluzione celere del problema, avvenuta solo pochi giorni fa. Attualmente invece, essendo stato ripristinato il problema, si registrano temperature superiori ai 27/28°C in molte stanze, senza poter regolare la temperatura. In molte camere sono presenti macchie di muffa e umido, molti mobili non sono integri e moltissime finestre e avvolgibili non funzionano e la rete internet non arriva in molte aree del campus”.
Via Businco: “Sono stati aperti solo 3 piani su 5, con 104 posti disponibili. 104 studenti che devono dividersi solo 2 lavatrici e 2 asciugatrici, per giunta a pagamento. Moltissime di queste camere hanno difetti strutturali: muffa e umido nelle camere, materassi non integri, pezzi di mobile staccati o docce senza portine. A fare da contorno a tutto ciò un giardino poco (se non per niente) curato, con piante e erbacce altissime. Inoltre, forse uno dei problemi più gravi, è la mancanza costante di rete Wi-Fi all’interno della casa, impedendo agli studenti di studiare in serenità e comodità.
Abbiamo avviato dunque un dialogo con il rappresentante degli studenti all’ERSU per cercare una risoluzione il più tempestiva possibile a questi gravosi problemi.
Continueremo a lavorare, come UniCaralis per migliorare le condizioni delle case dello studente”.