Cagliari, caos alla scuola media Mameli: “Alunna positiva, compagno a casa sua il giorno prima dei sintomi”

Genitori e docenti preoccupati in via Bligny, la scuola invia richieste di consenso ai tamponi alle famiglie: “Ordine dell’Ats. Una bambina positiva, il giorno prima che arrivassero i sintomi un compagno ha seguito con lei le lezioni a distanza e, alla riapertura, è tornato in classe: abbiamo le mani legate”


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Un documento Pdf, inserito nel registro elettronico, “informativa per l’esecuzione del tampone rapido rino faringeo”, una ragazzina positiva al Covid e un suo compagno che, sino al giorno prima dell’esito del tampone, ha frequentato la sua abitazione. È questa, in sintesi, la situazione di caos che si è venuta a creare nella scuola media Mameli di via Bligny a Cagliari. A essere coinvolta è una classe composta da 13 alunni, “solo metà perchè è divisa in due gruppi per non creare assembramenti”, con più di un genitore che, stando a quanto trapela, da giorni tiene il proprio figlio a casa, lontano da corridoi e aule dell’istituto: “Vogliamo avere la sicurezza che i nostri piccoli non siano stati contagiati”, questo il “mantra” ripetuto anche ai docenti. Chi ha potere decisionale vorrebbe sbarrare tutto l’istituto, per motivi di sicurezza, ma avrebbe le mani legate. Stefania Celi, professoressa di clarinetto e vicepreside della Mameli, spiega nel dettaglio antefatti e fatti.
“L’11 novembre siamo andati in didattica a distanza per un caso sospetto di Covid. Il ventuno abbiamo riaperto la scuola e, tra chi è tornato, c’è stato anche un compagno di una ragazzina che, poi, è risultata positiva al Covid. Ce l’hanno comunicato, pochi minuti prima dell’uscita, i genitori con una telefonata. Il ragazzino, però, il giorno prima dell’inizio dei malesseri della sua compagna, ha frequentato la sua abitazione, accolto dalla famiglia per frequentare la didattica a distanza”. Ed è scoppiata la paura: “Ho fatto la segnalazione all’Ats, invitando la mamma del giovane a contattare il pediatra, ma a oggi non è stata ancora contattata. Sino a quando non fa il tampone e non arriva l’esito non avremo nessuna direttiva. L’Ats stessa mi ha detto di raccogliere i consensi al tampone delle famiglie, li faranno solo quando tutti i documenti saranno firmati”. E fino a quel momento? “Abbiamo le mani legate, non possiamo fare nulla”, afferma la vicepreside.


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