L’ultimissima beffa, a detta dei boxisti di San Benedetto, sono due documenti ricevuti dal Comune di Cagliari. Nel primo è riportato il posizionamento del proprio box in piazza Nazzari, nel mercato nel quale dovranno stare per quattro anni durante i lavori di restyling della struttura incastonata tra via Pacinotti, Cocco Ortu, Bacaredda e Tiziano. Nel secondo spiccano modalità, regole e costi da sostenere nel mercato temporaneo. In parallelo, notizia di ieri pubblicata da Casteddu Online, il progetto comunale della pista ciclabile dal mercato sino a quasi l’hinterland con il taglio di cento parcheggi. Tra le corsie c’è il tanto per protestare, sia al primo piano dove si trovano macellai e fruttivendoli, sia al piano interrato che ospita, storicamente, i pescivendoli: “Stiamo chiedendo da anni parcheggi in più ma, regolarmente, ne vengono tolti di nuovi”, afferma Massimo Ruggiu, portavoce di tutti i venditori di pesce. “Senza nuovi stalli saremo diciamo no alla pista ciclabile. Abbiamo ricevuto due moduli, non c’è chiarezza sulle spese. Non sappiamo quanto saranno i canoni dei posteggi, dobbiamo pagare l’aria condizionata e per i miei colleghi macellai c’è il problema dello spostamento del banco frigo e di tutte le attrezzatture. Sappiamo solo che saremo trasferiti il 25 gennaio”.
Molto polemico anche Enrico gatti: “Qui ci sono già pochi parcheggi, se ne tolgono anche altri cento come arriveranno i clienti? L’ottanta per cento di loro ha almeno 70 anni. Intanto, di punto in bianco abbiamo dovuto compilare e firmare due moduli in tre giorni, non c’è chiarezza. Ci sono le spese dell’aria condizionata, per la pulizia non potremo utilizzare la pompa”, osserva. “Io lavoro ogni pesce, rimane tanto sangue, dovrò toglierlo con la spugnetta? Noi chiediamo ma il Comune ci calcola poco. Chi pagherà lo spostamento delle celle frigorifere?”. Da 25 anni vende pesce al mercato anche Sergio Polizia: “San Benedetto non può diventare un centro commerciale ma restare un mercato come vogliono i cittadini, senza barriere architettoniche. Siamo d’accordo a fare la nuova struttura, ma come saranno i nostri box? Ci sono alcune sorprese, tra colleghi che non avranno a disposizione le stesse metrature e macellai con i bachi talmente vecchi che non potranno trasferirli. E, se dovessimo acquistare attrezzatura nuova, non ci viene garantito che possa starci nel mercato nuovo. Ci sono poi i pagamenti, come l’aria condizionata in ogni box, ci è stato detto solo che il pagamento è a carico nostro, ma chi è che la comanderà? Il periodo non è semplice”, analizza il pescivendolo, “gli affari sono in calo e chiediamo solo risposte a delle domande legittime. Il Comune non ci sta aiutando nemmeno con i tanti cantieri aperti, come quello di via Roma, sta solo creando difficoltà per tante attività commerciali”. Dagli uffici comunali delle Attività produttive ammettono di essere a conoscenza dei documenti, prodotti dagli uffici della Viabilità, e spiegano che “sono spese previste, siamo comunque pronti al dialogo”.









