Cagliari, bivacco in via Dante. Il Comune getta la spugna: “Non riusciamo a mandar via il clochard”

C’è un senzatetto che vive con un cane sul marciapiede in via Dante. Lui rifiuta ogni tipo di alloggio e l’inserimento in comunità. Dialogo difficilissimo perché l’uomo in questione “è aggressivo e spesso in stato di ebbrezza e noi non possiamo costringerlo e nemmeno agire con la forza”, ammette l’assessore alle Politiche sociali Marras


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C’è un senzatetto che vive con un cane sul marciapiede in via Dante. Ma l’amministrazione non riesce a inserirlo in una comunità di recupero perché lui rifiuta ogni tipo di alloggio. Dialogo difficilissimo in quanto l’uomo in questione “è aggressivo e spesso in stato di ebbrezza”, come ha riferito in aula l’assessore alle Politiche sociali Roberto Marras. Insomma una persona in difficoltà e l’amministrazione è obbligata ad agire con cautela.

Il caso è stato discusso oggi in consiglio comunale. La presenza di un vagabondo accompagnato, dai cani in via Dante, davanti al numero civico 41 è stata oggetto di un’interrogazione di Alessio Mereu, consigliere Fdi che parla di un luogo da diverso tempo diventato “maleodorante e indecoroso. Pessima immagine per la città”.Mereu ha chiesto alla giunta di intervenire e di ripristinare le condizioni igienico-sanitarie del luogo.

L’assessore Marras ha spiegato che al clochard di via Dante, “un uomo proveniente da un centro dell’hinterland cagliaritano che prima stava dietro il palazzo di Giustizia” è stato proposto un inserimento in comunità per le alcol dipendenze, ma lui “spesso aggressivo e in stato di ebbrezza, rifiuta ogni sistemazione alloggiativa. Da tempo le unità di strada, la Croce Rossa e i volontari della Caritas hanno cercato di avvicinarlo e di convincerlo. Ma inutilmente, non possiamo né costringerlo, né agire con la forza”, ha concluso l’assessore Marras.

en.ne.