Cagliari, Banca di credito sardo di viale Bonaria condannata per anatocismo ai danni di un cliente: pignorati 230 mila euro in contanti. La sentenza è stata emessa dai giudici della Corte d’Appello lo scorso marzo, oggi l’intervento dell’ufficiale giudiziario nella sede di viale Bonaria per l’esecuzione forzata della sentenza, avvenuta dopo sette ore di trattative. Domani la somma pignorata verrà depositata in Tribunale.
Protagonista della vicenda un imprenditore di Nuoro, che si era rivolto alla Banca di credito sardo di viale Bonaria per chiedere un prestito. Un conteggio sbagliato degli interessi sugli interessi, il cosiddetto anatocismo, ha fatto lievitare in modo esponenziale la somma data in prestito all’imprenditore. Da qui la decisione dell’uomo, assistito dall’avvocato Vittorio Delogu, di rivolgersi alle autorità giudiziarie. Lo scorso marzo la Corte d’Appello ha emesso la sentenza in secondo grado, con cui sostanzialmente dà ragione all’imprenditore e condanna la banca per anatocismo. Oggi l’esecuzione forzata grazie all’intervento dell’ufficiale giudiziario che ha ottenuto il pignoramento di 230 mila euro in contanti.
Sul posto anche Davide Marcello, rappresentante di Confesercenti, che ha supportato e cercato di tutelare l’imprenditore nuorese in tutto questo tempo. ” Spesso gli imprenditori – spiega – sono vittime dei poteri forti, e per paura di essere schiacciati rinunciano ad ottenere giustizia: siamo soddisfatti del risultato raggiunto con questa sentenza”. Nella foto la sede della Banca di credito sardo di viale Bonaria.











