Cagliari, anche 70 euro a coppia per la cenetta di San Valentino: “Prezzo onesto, c’è crisi”

Previsto un boom di coppiette anche nei locali alla Marina, e non tutti i ristoratori propongono il prezzo fisso: “Settanta euro come a Capodanno? Sì, ma stavolta possono mangiarci in due”. Ma “spuntano” anche i menù record da 140 euro


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La differenza tra Capodanno e San Valentino a Cagliari? Non solo la data sul calendario: per quanto riguarda le proposte dei ristoranti, infatti, la “novità” è anche nel prezzo. Se per brindare al 2020 la spesa media in uno dei tanti locali delle viuzze della Marina è stato di settanta euro a testa, per festeggiare il “giorno degli innamorati” è possibile spendere lo stesso tanto, ma in due. Il motivo principale della scelta, improntata al risparmio, fatta da molti ristoratori? Ovvio, “la crisi”. Per San Silvestro non tutti hanno riempito le sedie, e allora si cerca di correre ai ripari. Almeno in parte: a parte rare eccezioni, in molti casi l’offerta di antipasti, primi e secondi è identica a quella di sei settimane fa. Trionfano l’astice e il maialetto, e chi non opta per il “prezzo fisso” propone anche i tanto discussi ricci. Vini, contorni e dolci inclusi. Le prenotazioni non mancano, e se ci si sposta di qualche chilometro (per esempio a Quartu) si trovano menù anche da centoquaranta euro a testa: cinque antipasti, due primi, l’astice, verdura e dolce più selezione di vini. Ma nel “cuore” della ristorazione cagliaritana, i costi rimangono sotto quota cento euro.

Cristina Zheng, 24 anni, è responsabile di un ristorante sardo-cinese in via Napoli: “Abbiamo visto che c’è crisi e le persone non possono spendere tanto, soprattutto le giovani coppie. Per Capodanno davamo astice e maialetto, per San Valentino i piatti saranno altri. Oltre all’aperitivo di benvenuto, ci saranno cinque antipasti di pesce, un risotto agli scampi e un bis di primi, più una bottiglia di prosecco”. Costo a coppia? “Settanta euro”, proprio come per San Silvestro: “Nessuno, sinora, ci ha chiesto sconti, anche perchè è già un prezzo conveniente”. Chi non fa nessun menù fisso è Agostino Sassone, alla guida di un ristorante in via Barcellona: “Per il 14 febbraio farò alcuni piatti a base di ricci, asparagi freschi e qualche dolce particolare. Per Capodano ho fatto pagare ottanta euro a testa, domani darò la possibilità di scegliere quanto e cosa mangiare. San Valentino è un momento particolare, non tutti vogliono abbuffarsi”, osserva Sassone. “E, soprattutto, tanti non gradiscono certi tipi di piatti, come per esempio quelli crudi”.


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