Il Poetto popolato di aragne, probabilmente portate a riva dal maestrale. Nel weekend sono stati tanti i bagnanti soccorsi con bacinelle d’acqua a seguito della puntura del pesce, che come testimoniano tante persone colpite, è estremamente dolorosa. Come riferito dall’esperta microbiologa Daniela Fadda a L’Unione Sarda, “le tracine, note a Cagliari come aragne, hanno un corpo mimetico che permette loro di nascondersi sotto la sabbia, lasciando scoperta solo la testa e le pinne dorsali.”
E offre preziosi consigli in caso di venisse colpiti: “In caso di puntura il primo e più efficace rimedio è immergere rapidamente la parte colpita in acqua molto calda poiché il calore inattiva le proteine del veleno. Utile anche disinfettare accuratamente la ferita ed estrarre eventuali frammenti di aculeo. In caso di reazioni gravi o sintomi sistemici è necessario rivolgersi a un medico, che può somministrare analgesici o, nei casi più seri, terapie specifiche”.










