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Cagliari, al Teatro Massimo l’Iliade: Il gioco degli dèi

Da mercoledì 10 a domenica 14 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari.

di Redazione Cagliari Online
10 Dicembre 2025
in pubbliredazionali

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Cagliari, al Teatro Massimo l’Iliade: Il gioco degli dèi
ILIADE
Il gioco degli dèi

di Francesco Niccolini

con Alessio Boni e Antonella Attili

e con (in o. a.) Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico, Marcello Prayer

testo di Francesco Niccolini, liberamente ispirato all’“Iliade” di Omero

drammaturgia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer

scene Massimo Troncanetti | costumi Francesco Esposito

disegno luci Davide Scognamiglio | musiche Francesco Forni

creature e oggetti di scena Alberto Favretto – Marta Montevecchi – Raquel Silva

(la foto di Alessio Boni è di Gianmarco Chieregato)

regia Roberto Aldorasi – Alessio Boni – Marcello Prayer

produzione compagnia Nuovo Teatro – diretta da Marco Balsamo

in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo,

Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia

da mercoledì 10 a domenica 14 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari
mercoledì 10 dicembre – ore 20.30 – turno A

giovedì 11 dicembre – ore 20.30 – turno B

venerdì 12 dicembre – ore 20.30 – turno C

sabato 13 dicembre – ore 19.30 – turno D

domenica 14 dicembre – ore 19.00 – turno E

lunedì 15 dicembre alle 20.30 al Teatro Verdi di Sassari

Nell’Isola sotto le insegne del Cedac Sardegna, “Iliade / Il gioco degli dèi” di Francesco Niccolini, con Alessio Boni e Antonella Attili e con (in o.a.) Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico e Marcello Prayer, con la regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer – produzione compagnia Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.

Tra epica e commedia, la pièce – in cartellone da mercoledì 10 a domenica 14 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a venerdì alle 20.30, sabato alle 19.30 e domenica alle 19) e lunedì 15 dicembre alle 20.30 al Teatro Verdi di Sassari per la Stagione 2025-2026 de La Grande Prosa descrive il declino di un’antica civiltà dominata dagli dèi olimpici, dopo la nascita della tragedia e la consapevolezza delle responsabilità individuali di fronte alle leggi della polis.

“Iliade / Il gioco degli dèi” propone un’inedita versione del mito firmata dal Quadrivio – Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer – che dopo “I Duellanti” e la mise en scène del “Don Chisciotte”, porta in teatro il celebre poema di Omero per confrontarsi con un capolavoro della cultura occidentale e con il racconto della più famosa di tutte le guerre.

Nell’“Iliade” riscritta da Francesco Niccolini, appare uno Zeus ormai “invecchiato” e consapevole della crisi del “suo” regno accanto a una Era, sua sposa, che cerca di rianimarlo ricordando gli antichi fasti: gli esseri umani non temono più il potere dei superni, non obbediscono più ai loro capricci e cercano anzi di opporsi al fato, ma nell’epico conflitto fra achei e troiani gli olimpici decidevano ancora le sorti degli eserciti e gli eroi – come Ettore e Achille – non potevano comunque sfuggire al proprio destino.

Un’occasione per riscoprire il mito e riflettere sul fascino pericoloso del “gioco delle armi” che a distanza di millenni continua a seminare morte e distruzione sul pianeta e ammaliare i potenti della terra: sulla scena si alternano la quiete domestica dell’Olimpo, dove gli dèi si lasciano travolgere dalle loro passioni e mostrano le loro inclinazioni e le battaglie e i duelli tra gli eroi omerici, culminanti nella caduta di Troia, perfetta sintesi della ferocia e dell’assurdità della guerra.

Tra mito e attualità con “Iliade / Il gioco degli dèi”, intrigante riscrittura del poema omerico firmata da Francesco Niccolini, uno dei più importanti autori teatrali contemporanei, in cartellone da mercoledì 10 a domenica 14 dicembre al Teatro Massimo di Cagliari (tutti i giorni da mercoledì a venerdì alle 20.30 – turni A, B e C, sabato alle 19.30 – turno D e domenica alle 19 – turno E) e lunedì 15 dicembre alle 20.30 al Teatro Verdi di Sassari sotto le insegne della Stagione 2025-2026 de La Grande Prosa organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari e del Comune di Sassari e con il contributo della Fondazione di Sardegna. Sotto i riflettori Alessio Boni (nei ruoli di Zeus e Achille) e Antonella Attili (Era), con (in ordine alfabetico) Haroun Fall (Hermes e Patroclo), Jun Ichikawa (Afrodite e Andromaca), Liliana Massari (Teti), Francesco Meoni (Ares e Paride), Elena Nico (Atena e Elena) e Marcello Prayer (Apollo e Ettore), con scenografia di Massimo Troncanetti e costumi di Francesco Esposito, disegno luci di Davide Scognamiglio, musiche di Francesco Forni, creature e oggetti di scena a cura di Alberto Favretto, Marta Montevecchi e Raquel Silva, per la regia di Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer, produzione compagnia Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in coproduzione con Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo, Fondazione Teatro della Toscana e Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia.
“Iliade / Il gioco degli dèi” si ispira all’epica narrazione della guerra di Troia, dall'”ira funesta” di Achille fino al fatale scontro tra l’invincibile eroe di ascendenza divina e Ettore, figlio di Priamo (mentre la caduta della ricca e potente città dell’Asia Minore, grazie allo stratagemma del cavallo ideato da Odisseo, cantata da Demodoco nell’“Odissea”, verrà poi descritta in tutta la sua drammaticità da Virgilio nell’“Eneide”), per rievocare gli episodi più significativi del conflitto e del lungo assedio, durato dieci anni, sotto le mura inespugnabili della capitale sorta sull’Ellesponto. La grande spedizione militare guidata da Agamennone, sovrano di Micene, allo scopo di riportare in Grecia la bellissima Elena, sposa di Menelao, fratello di Agamennone e re di Sparta, fuggita con Paride, tramandata nei secoli attraverso i poemi omerici, rappresenta la sintesi folgorante dell’insensatezza e della ferocia del “gioco delle armi” in cui si misurano il valore e il coraggio, l’abilità e la forza degli eroi, oltre alle capacità strategiche e tattiche dei condottieri. Nell’“Iliade” di Omero affiorano insieme alle passioni umane, le rivalità e la volubilità degli dèi olimpici all’origine del conflitto: Elena che s’invaghisce di Paride, è il “premio” promesso da Afrodite al principe troiano, scelto come giudice in una gara di bellezza tra le dèe – Era, Atena e Afrodite –, in cambio della vittoria. Nel corso dell’interminabile guerra, gli dèi si schierano apertamente: Afrodite, Apollo, Ares, Artemide, Eris, Dione, Latona e Scamandro dalla parte dei troiani e Atena, Era, Poseidone, Efesto, Ermes e Teti (madre di Achille) dalla parte dei greci, mentre Zeus preferisce una posizione di neutralità, come Iride, Peone, Ebe e le Moire.
“Iliade / Il gioco degli dèi” con testo di Francesco Niccolini, liberamente ispirato all’“Iliade” di Omero (e da cui è tratto l’omonimo romanzo, edito da CuePress) e drammaturgia a cura del Quadrivio – Roberto Aldorasi, Alessio Boni, Francesco Niccolini e Marcello Prayer – mette in scena un’antica epopea, entrata nell’immaginario collettivo grazie alla potenza evocativa dei versi del leggendario aedo cieco, ma riproponendola in una chiave insolita, ovvero dal punto di vista degli abitanti dell’Olimpo, “condannati” a vivere in eterno eppure stranamente interessati, perfino troppo, alle vicende dei mortali. Dopo il successo de “I Duellanti” dal racconto di Joseph Conrad e di “Don Chisciotte” dal romanzo di Miguel de Cervantes, gli artisti del Quadrivio si confrontano con uno dei poemi fondamentali della cultura occidentale, per rileggere con sensibilità contemporanea e alla luce di tre millenni di storia le trame intricate di amori e tradimenti, invidie e ripicche, ma anche l’aspirazione alla gloria, unica forma d’immortalità concessa agli esseri umani, di un giovane e ardimentoso guerriero come Achille, che verrà, per ironia della sorte, ferito proprio da Paride. Nel mito gli dèi che incarnano le forze della natura ma anche le passioni, sono creature antropomorfe (ancorché cangianti, in grado di mutare forma a seconda delle circostanze, come Zeus nei suoi numerosi amori così come di trasformare l’aspetto dei mortali, come fa Atena con Odisseo, rendendolo irriconoscibile agli occhi dei parenti e dei nemici): Francesco Niccolini mette l’accento su vizi e virtù del Pantheon Olimpico, tratteggiando i caratteri di ciascuno e privilegiando la leggerezza e l’ironia della commedia. Nella prospettiva degli dèi, la sanguinosa guerra di Troia diventa quindi un “gioco”, un passatempo collettivo in cui gli eroi e le eroine corrispondono a semplici pedine su una scacchiera: il poema omerico restituisce la complessità e profondità della dimensione umana, dallo sdegno di Achille dopo l’affronto di Agamennone, al suo immenso dolore per la morte di Patroclo; il coraggio di Ettore che sfida un avversario temibile e pressoché invulnerabile, nel tentativo di porre fine alla strage, sacrificandosi per la patria e il tenero amore che lo lega alla sposa Andromaca. Nell’“Iliade”, Omero canta l’amicizia fraterna, o forse una forma d’amore, tra Achille e Patroclo, e la temerarietà del giovane che indossa l’armatura forgiata da Efesto per spargere il terrore fra i troiani; l’affetto materno di Teti, la Nereide moglie di Peleo, per il figlio Achille e la fatale bellezza di Elena (o se si vuole un malinteso senso dell’onore), per cui combattono gli eserciti e i più valorosi guerrieri perdono la vita.
In “Iliade / Il gioco degli dèi” si immagina che, dopo l’inevitabile caduta degli dèi con l’avvento della filosofia, Zeus e gli altri Olimpici rammentino con nostalgia quell’epoca lontana in cui i mortali ne rispettavano e temevano la volontà e li onoravano con appositi riti, cercando di ottenerne il favore. Nella guerra di Troia il potere divino si manifesta chiaramente, e gli dèi scendono perfino in campo e combattono a fianco dei mortali, finché Zeus non impone una neutralità che viene prontamente disattesa dalla sua stessa consorte, schierata dalla parte dei greci. Nella pièce teatrale, che intreccia epica e commedia, si scontrano idealmente due civiltà – quella più arcaica governata dalle antiche divinità e quella classica in cui ci si appella alla ragione – tra la nostalgia degli Olimpici per il passato e l’esigenza degli esseri umani di far riferimento a un’etica corrispondente alle leggi. Francesco Niccolini – affermato drammaturgo e scrittore (tra i riconoscimenti: Premio Flaiano 2016 per “I Duellanti”; Eolo Awards 2019 per “Zanna Bianca” e il primo premio al Festival della Resistenza 2020 con “Digiunando davanti al mare“, dedicato a Danilo Dolci) costruisce un duplice piano narrativo, tra una versione moderna dell’Olimpo e una rievocazione del passato, di un mondo abitato da dèi e eroi che trova nell’epica la sua piena e suggestiva celebrazione.
“Iliade / Il gioco degli dèi” offre così una preziosa opportunità per riscoprire gli antichi miti e e il fascino dei poemi omerici ma anche per riflettere sulle cause e sulle conseguenze dei conflitti bellici, che attraverso i secoli si susseguono lasciando dietro di sé morte e distruzione: neppure la bellezza struggente del canto e l’esaltazione delle virtù di un eroe può far dimenticare il dolore del lutto o giustificare la ferocia e l’assurdità della guerra.

Tags: Cagliari
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