“Cagliari, al Cep rami di alberi e cornicioni che cadono: dobbiamo aspettare che qualcuno si faccia male?”

Degrado nel rione popolare cagliaritano, la lettera del residente Diego Vadilonga: “Tra via Righi e via Euclide giardini abbandonati, due settimane fa è stato abbattuto un albero ma i grossi rami e le foglie sono ancora tra la pineta e la strada”


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“Cagliari, incubo al Cep tra rami di alberi e cornicioni che cadono e degrado ovunque. Dobbiamo aspettare che qualcuno si faccia male? Tra via Righi e via Euclide, oltre alle transenne e ai rami, cadono anche i calcinacci dai palazzi del Cep Tra la Via Righi e la Via Euclide, il giardino riveste tuttora in uno stato di degrado e di abbandono per la mancanza da parte del comune “ Servizio Verde Pubblico “di interventi ordinari che straordinari sulle varie specie arboree (potatura dei pini, controllo degli esemplari senescenti e/o malati, messa in sicurezza etc.) con conseguenze quali l’accumulo di fogliame e aghi di pino che vanno a intasare i tombini della via righi che comportano l’allagamento della stessa nel caso di condizioni meteo avverse. Ed evidente come detto, che l’assenza d’interventi straordinari e ordinari sul verde, in particolare sugli alberi di pino, appartenenti alla specie Pinus halepensis, alberi messi a mora circa cinquanta anni orsono, mediamente dell’altezza di 15 metri che richiedono controlli sullo stato di senescenza, interventi cesori, in particolari su quegli esemplari a rischi di caduta, così da garantire maggiore luminosità e sicurezza. La rabbia dei residenti “Circa due settimane fa un albero è stato abbattuto dal Servizio Verde Pubblico perché la rottura di alcuni rami rischiava di spezzarsi e causare danni a persone e automobili parcheggiate nella via righi. Non solo, gli addetti allo smaltimento dell’albero abbattuto, hanno lasciato grossi rami e fogliame nella pineta e nella strada di via righi, tutt’oggi tale materiale non è ancora stato portato via. Sulla base di ciò – denunciano i cittadini che abitano in quella zona – riteniamo necessario che si intervenga al più presto e porre in sicurezza la pineta, inizialmente con le potatura degli alberi e poi di una pulizia adeguata del giardino, ricordando sempre che l’incolumità delle persone è al primo posto. Tra l’altro – dicono i residenti dei condomini adiacenti alle vie interessate – il 1° agosto 2019 sono intervenuti ancora una volta i vigili del fuoco per mettere per tagliare un altro albero a rischio concreto di caduta. Manutenzione straordinaria facciata palazzo via Righi Il palazzo di via Righi è in uno stato di degrado inaccettabile”.

 

“Dai cornicioni frequentemente continuano a cadere detriti di calcestruzzo che vanno a cadere sui marciapiedi e nella strada adiacente, provocando spesso il danneggiamento delle auto parcheggiate nella via Righi. Per puro caso, la caduta accidentale di tali detriti, non hanno causato danni fisici alle persone che abitano in livello del marciapiede e a quelle che transitano giornalmente nella strada. Più volte sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza le parti interessate al crollo, per poi inviare una relazione al comune di Cagliari. “Nonostante le numerose segnalazioni da parte dei vigili del fuoco – denunciano apertamente i cittadini – il comune di Cagliari non è ancora intervenuto ad eliminare i pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. L’unico l’intervento fatto dal comune è di transennare le aree compromesse con delle transenne, che permangono già da qualche anno. Questo comporta per i proprietari di appartamento il pagamento del suolo pubblico, che potrebbe aggirarsi di una quota pro capite esigente, e che alcuni non si possono permettere, se i lavori non sono effettuati con urgenza o protratto nel tempo. Alcuni proprietari hanno inviato una lettera sia il sindaco di Cagliari sia il Dirigente dei lavori pubblici per effettuare al più presto tale manutenzione, disposti in qualità di proprietari di abitazione a pagare la propria quota in millesimi loro spettante, ed hanno invitato il comune a farsi carico della loro parte, in qualità di proprietari della maggior parte di appartamenti concessi in affitto”.

 

Lettera firmata di Diego Vadilonga


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