Cagliari continua a confrontarsi con il tema della sicurezza urbana, e questa volta al centro dell’attenzione c’è nuovamente Piazza Matteotti. Nonostante sia un moderno spazio pubblico appena riqualificato, progettato per accogliere turisti, famiglie e cittadini in un contesto ordinato e accogliente, la piazza sta già mostrando segnali preoccupanti. Sono numerosi gli episodi segnalati proprio in quell’area: scippi, comportamenti molesti, risse e un clima generale di tensione che scoraggia la sosta e perfino il semplice attraversamento. L’ultima testimonianza giunta a Casteddu Online, è quella di una pendolare che racconta con preoccupazione la sua esperienza quotidiana: “Nella piazza adiacente alla stazione ferroviaria, ho assistito a uno scippo: due ragazze straniere che scendevano dal pullman sono state derubate da un ragazzo che ha strappato loro la borsa. In un’altra occasione, una signora di età matura è stata aggredita da un ragazzo italiano che le ha strappato la collana d’oro dal collo. Senza parlare dell’illuminazione, praticamente inesistente: basta a recarsi per constatarlo. Passo ogni giorno perché lavoro lì vicino e ho il parcheggio a pagamento alla stazione. Ho paura di essere aggredita ogni giorno. Non riesco più a percorrere con serenità nemmeno i pochi metri che mi separano dalla Rinascente, non è normale. Tra l’altro ci sono dei ragazzi stranieri che stazionano lì quotidianamente, con un via vai continuo di persone. Possibile che nessuno faccia niente? Possibile che un cittadino che vive onestamente e rispetta le regole debba rinunciare alla propria sicurezza?”.
Un vero peccato, considerando che Piazza Matteotti, con il suo nuovo volto urbano, avrebbe dovuto rappresentare un punto di riferimento positivo per la città, una porta d’ingresso accogliente per chi arriva dalla stazione, e uno spazio vivibile per tutti. E invece, cresce la paura tra i residenti e i pendolari, che spesso preferiscono cambiare percorso pur di non attraversare la zona. Il Comune è ora chiamato ad agire con urgenza, affinché il lavoro di riqualificazione non venga vanificato e la piazza possa tornare a essere un luogo sicuro, vissuto e condiviso.









