Cinquantadue anni di storia nella centralissima via Dante, a un passo da piazza San Benedetto. Africa Stand chiude i battenti, ed è davvero la fine di un’era. Il negozietto di oggettistica particolare e proveniente da varie zone del mondo aperto nel 1963 da Vilma Venza, profuga italiana mandata via dalla Tunisia insieme a tanti altri connazionali – è lei anche ad aver aperto il famoso locale dei panini africani in via Cimarosa – abbassa la serranda per sempre. Dal 2013, anno della scomparsa della Venza, il negozio è passato sotto il controllo della figlia Anna Sferlazzo, sessanta primavere: “La via Dante non è più la strada delle passeggiate, non è più possibile andare avanti. Il Comune non ci ha supportato, i negozi storici devono essere aiutati a ristrutturarsi e a rimettersi su, invece ke tasse sono troppe e il lavoro diminuisce” giorno dopo giorno. Racconta di avercela messa tutta, la Sferlazza, pur di far quadrare i conti.
“Ho dovuto licenziare una bravissima commessa, non potevo più pagarle 1500 euro al mese con anche i contributi. Da un anno ho assunto mia figlia, licenzierò anche lei”, afferma la commerciante, “in via Dante non ci sono più parcheggi e i clienti li richiedono, per potersi fermare e guardare le vetrine. Nella pista ciclabile ci passa un ciclista ogni due ore, anche io sono costretta a girare decine di volte per trovare un posto per l’automobile”. Il “fuori tutto” è già iniziato, quando anche l’ultimo oggetto sarà venduto Africa Stand non esisterà più: “Si abbassa una serranda in più e si spegne una luce in più” nel commercio cagliaritano, osserva la Sferlazza. “Ho pianto, la lacrime ci sono state, anche molte. Adesso basta”. In tutti i sensi.








