Un vasto parco tra via Platone e via San Tommaso d’Aquino, a Pirri. Lo spazio c’è e, purtroppo, lo sanno benissimo soprattutto i residenti: oggi è abbandonato tra sterpaglie, rifiuti e le fondamenta di un asilo mai terminato. Due giorni fa c’è stato un incontro tra il comitato di abitanti, già molto attivo da oltre un anno, e il sindaco Massimo Zedda. E la svolta per Monreale sembra finalmente essere dietro l’angolo: “Il sindaco ha confermato il suo interesse al recupero del quartiere, abbandonato, soprattutto a causa di tutte le vicende giudiziarie che si sono susseguite negli anni. In particolare, ritiene importante la realizzazione di un parco pubblico in tutta l’area tra via tra Platone e via San Tommaso d’Aquino, compresi i terreni nei quali erano previste opere ritenute ormai non utili, come l’asilo”. Un parco, un’area green nuova di zecca, quindi, “opportunamente attrezzata con aree di sosta e svago”. Saranno poi presi in esame altri interventi, come una rotonda sperimentale tra via Stamira e via Platone e dissuasori in via Stamira.
In parallelo, poi, resta la possibilità di sfruttare le torri di vetro anche per realizzare appartamenti. La sentenza del Tar di umano fa ha dato ragione al Comune di Cagliari e, salvo imprevisti, spiana la strada alla possibilità di sfruttare le costruzioni non sono per ospitare uffici. “A breve”, annunciano dal comitato, “incontreremo la commissione all’Urbanistica per proporre l’inserimento del Puc di alcune opere importanti, come la presa in carico da parte del Comune della viabilità, riqualificazione dei marciapiedi e illuminazione stradale e, ancora, della possibilità di accordo tra il Comune e Inps per l’utilizzo delle due torri abbandonate che hanno ospitato uffici Telecom”.









