di Paolo Rapeanu
Ha ottantasette anni e vorrebbe, ogni tanto, poter vedere qualche altra persona fuori di casa. Ma un’87enne cagliaritana che vive nella zona di piazza D’Armi, da circa un mese, non può. Deve stare sempre tra le quattro pareti domestiche, accudita dai parenti. Uno dei suoi figli, Gianluca Pusceddu, racconta a Cagliari Online il dramma che sta vivendo la madre. Tanti i giri fatti nelle strutture della Assl per chiedere questo o quel supporto medico, ma nulla si sarebbe ancora mosso: “Mamma è disabile al cento per cento, il 6 agosto scorso si è fratturata il femore. Non ha una carrozzella adatta, ne abbiamo chiesto una nuova alla Assl ma i tempi sono biblici”. Non solo, impossibile anche poter contare su un fisioterapista pubblico: “Sono 2 in tutta Cagliari, stiamo pagando di tasca nostra la ginnastica riabilitativa pur di vederla migliorare, abbiamo già speso seicento euro per quindici giorni di sedute”, denuncia Pusceddu.
E le spese fioccano, nonostante la disabilità totale della madre: “Siamo stati costretti a prendere in affitto pure il deambulatore, da una farmacia. Questo perché, nonostante sia prescritto dall’ospedale, ci hanno detto che la legge è cambiata. Nel certificato di disabilità non c’è scritto che mamma non deambula autonomamente, e quindi non ce lo danno nonostante le nostre continue richieste fatte e che stiamo continuando a fare, anche grazie all’aiuto dell’associazione ‘Tutti per te’”.












