È stato tamponato da un furgone sul Ponte Vittorio a Cagliari, mentre lo stava attraversando in sella alla sua bici. Enzo Caboni, ex perito edile, si trova ricoverato al Policlinico di Monserrato. La prognosi non è leggera: “Mi tengono qui perchè ho sette fratture alle costole”. L’incidente è avvenuto ieri, a metà mattina: “Avevo superato via della Pineta e la rotonda, sul ponte Vittorio non c’è la ciclabile e allora ho deciso di restare sulla corsia di destra, quella più vicina allo spazio dedicato ai pullman. Un uomo alla guida di un furgone mi ha tamponato, poi si è subito fermato e mi ha detto che non mi aveva visto”. In seguito all’impatto, Caboni è caduto sull’asfalto ed è stato soccorso dal 118. “Sul ponte non c’è la pista ciclabile”, ricorda il settantaseienne, ancora malconcio, da uno dei letti dell’ospedale monserratino. Sa che se l’è vista brutta, ma l’importante è essere ancora vivo: il guidatore ha ammesso le sue colpe e la vicenda, una volta terminato il ricovero, diventerà di natura totalmente privata tra i due. Caboni ha già ricevuto la solidarietà pubblica della Fiab Cagliari, associazione alla quale è iscritto da tempo.
“Enzo è vivo per miracolo, ricoverato al Policlinico Universitario di Monserrato con diverse fratture scomposte alle costole. È stato investito sul ponte Vittorio nel punto in cui le auto si immettono dall’Asse Mediano. L’automobilista che lo ha investito si è preso tutte le responsabilità dell’incidente, anche a seguito dei rilievi effettuati. Tutto ciò accade dopo che in via Peretti il ragazzo Xuanming Guan è stato investito e ucciso mentre attraversava sulle strisce pedonali. Lo abbiamo sempre detto e ribadito a più riprese: Cagliari è una città che continua a presentare, in tantissime strade, delle criticità gigantesche. Sezione stradale esageratamente ampia, scarsa luminosità, segnaletica orizzontale e verticale completamente assente, sistemi di rallentamento della velocità ancora troppo rari. Le strade sono sempre le stesse: via Peretti, viale Colombo, viale Poetto. Strade che necessitano di essere messe in sicurezza non domani ma oggi”, tuonano dalla Fiab. “Non è possibile continuare, ogni volta, a leggere le dichiarazioni dei nostri rappresentati politici che versano lacrime di coccodrillo, annunciando azioni immediate che poi vengono attuate solo dopo anni, dopo che la tempesta va a scemare”. Enzo Cadoni aggiunge che “non si può circolare in una città dove non ci sono la mentalità e il rispetto, è pericoloso soprattutto in alcune zone”.











