
Si è tolto la vita sabato 18 giugno in una stanza del reparto delle Malattie Infettive del Santissima Trinità di Cagliari, dov’era ricoverato dal nove giugno, dopo una breve parentesi al Brotzu. Un uomo di 69 anni si è ucciso nella camera dove, vista la sua patologia, era stato messo da solo. A scoprire il suo corpo, senza vita, sono stati gli stessi sanitari del reparto. Si tratta del secondo suicidio, in meno di due mesi, avvenuto nell’ospedale di Is Mirrionis. Sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra volante della polizia, che successivamente hanno firmato il verbale di restituzione di tutti gli oggetti dell’uomo ad una delle figlie e messo, nero su bianco, la causa della morte: un gesto estremo. La salma, inizialmente sequestrata dal pm Alessandro Pili, è stata restituita dopo un paio di giorni alla famiglia, e ieri si è celebrato il funerale, in un paese dell’hinterland. Ed è proprio una delle figlie del sessantanovenne ad aver contattato la nostra redazione per raccontare il fatto. Ancora sotto choc per la perdita, la 49enne, dopo aver spiegato i motivi di ricovero del papà, ripercorre tutto il periodo di ospedalizzazione del padre: “È stato portato con l’ambulanza al Brotzu il 6 giugno, lì è stata notata una sospetta tubercolosi e l’hanno trasferito al Santissima Trinità, il 9, nel reparto degli Infettivi. Mi chiamava e mi diceva che si sentiva troppo solo. Ricordo ancora le sue parole: ‘sto soffrendo di solitudine, mi verrà un colpo al cuore’, l’ha ripetuto al telefono anche ai suoi amici. Non ci hanno mai fatto entrare nella stanza per vederlo. Mi sono già rivolta al mio avvocato, dovrò incontrarlo lunedì prossimo. Voglio capire come sia stato possibile che mio papà sia riuscito a togliersi la vita mentre era ricoverato all’ospedale e perché sia arrivato a compiere questo gesto”.
Solo dopo l’incontro con il legale si conosceranno i prossimi passi, cioè un eventuale esposto con la richiesta di chiarimenti, e, eventualmente, anche quella del sequestro delle cartelle cliniche. La conferma della morte del sessantanovenne, avvenuta al Santissima Trinità arriva, oltre che dagli stessi parenti, anche da fonti qualificate interne alla Polizia e alla stessa azienda ospedaliera.