C’è anche l’ombra di una tangente spacciata per caparra per acquistare un rudere di Capoterra, in mano al presidente della Regione, nelle carte dell’inchiesta che hanno portato a un sequestro di 350mila euro allo stesso Christian Solinas, indagato insieme ad altre sei persone. E in uno dei due filoni con Solinas risulta indagato anche l’imprenditore Roberto Zedda, che è editore di Youtg.net. Nel mirino è finita la compravendita di un rudere, in mano al presidente della Regione nella località di Capoterra di Santa Barbara, da parte dello stesso Zedda. Ducentocinquantamila euro versati ai primi di novembre 2020. Solo trenta giorni dopo, con l’aggiunta di 800mila euro grazie a un mutuo acceso con il Banco di Sardegna, Christian Solinas acquista per 1,1 milioni una mega villa in via dei Tritoni, vista su saline e Poetto. Per il pm, la caparra data da Zedda a Solinas potrebbe configurarsi come una tangente. Con una sua società, Arionline srl, l’imprenditore-editore cagliaritano ha ottenuto dalla Regione, dall’Ats e dall’Assl, molti soldi per il rifornimento di termoscanner all’epoca del Covid e la fornitura di hardware e software nell’ambito di un project financing di Nuoro. Tra tutti i rifornimenti fatti alle varie realtà pubbliche, una buona parte è avvenuta senza nessuna gara.
Nel dettaglio: spiccano i 37800 euro da Ats, poco più di ottantaduemila dall’assessorato regionale degli Enti Locali e, dall’Aspal, altri 65mila. L’accusa, anche per Roberto Zedda, è quella di corruzione, e le indagini che vanno avanti e che hanno visto una svolta con i sequestri, con tanto di ordinanza chiesta dal pm Giangiacomo Pilia e firmata dal gip Luca Melis, potrebbero presto portare ad ulteriori sviluppi sia su Zedda che su Solinas e gli altri indagati.











