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Uomo ombra del governatore Christian Solinas, onnipresente in qualunque incontro politico-strategico di partito o di coalizione, pezzo da novanta nel Partito sardo d’Azione dove il governatore ha favorito la sua ascesa quando la sua popolarità interna navigava in cattive acque. Gianfranco, per tutti Nanni, Lancioni, è l’uomo simbolo di una parabola prima in ascesa e poi tutta in discesa della legislatura a guida sardo-leghista. Blindatissimo, diventato l’alter ego di Solinas all’indomani del pranzo scandalo di Sardara quando altri fedelissimi saltarono, non ha mai lasciato né il palco né le retrovie, gestendo potere e affari e finendo nelle inchieste per corruzione che hanno travolto il presidente.
Lancioni, che tra il 2014 e il 2020 ha incassato alcune centinaia di migliaia di euro di stipendio come dirigente della Delcomar, società che per garantire i collegamenti con le isole minori dalla Regione ha ricevuto 65 milioni. All’epoca, Lancioni era già consigliere regionale. Del Psd’Az. La Delcomar, in imbarazzo e nel timore di conseguenze negative, ha più volte ma inutilmente chiesto a Lancioni di farsi da parte.
Alle elezioni del 2013 Lancioni si era candidato ma si piazzò come primo dei non eletti. Nel 2018 riuscì a entrare in consiglio, subentrando proprio a Solinas nel frattempo diventato senatore. Nel 2019 centra l’obiettivo di essere eletto grazie all’alleanza Psd’Az-Lega. In consiglio si guadagna ben presto il soprannome di “Mr Wolf”, un “lupo” potente e temuto nei corridoi di via Roma. Quando, a luglio 2021, il fuoco divorava il Montiferru, Solinas celebrava le nozze della figlia di Lancioni per poi banchettare allegramente in un ristorante di Cagliari.
Una vicinanza fra i due che ha fatto scattare l’allerta quando il figlio di Lancioni, Nicolò, ha vinto un concorso all’Aspal, e anche su questo la finanza vuole vederci chiaro.
Infine, la tipografia della famiglia Lancioni che ha ricevuto commesse da società para regionali come le Asl.
Nella buona e nella cattiva sorte con Solinas, fino alla fine. Anche in queste ore quando i finanzieri stanno sequestrando beni mobili e immobili. A entrambi.