È uscita di casa, ha fatto pochi metri e, poi, è inciampata in un cartello di stop “che è messo lì, provvisoriamente, da 3 anni”. E il provvisoriamente farebbe sicuramente sorridere, se non fosse che Antonietta Usai, 72enne residente in via Pastrengo a Cagliari, l’ha finita faccia in terra e, al pronto soccorso del Santissima Trinità, le hanno assegnato trenta giorni di prognosi: “Ho il braccio sinistro ingessato, la mano è fratturata e dovrò stare così per almeno un mese. Ho subìto danni anche ai denti, alcuni si muovono, e alla bocca: ho un trauma facciale”. Una disavventura che potrebbe costare cara alle casse del Comune. Già, perchè la Usai ha già sporto denuncia ai carabinieri: “Visto e considerato la condizione del rione, siamo abbandonati da tutti e ci facciamo male per incuria, e con questo gesso non potrò fare nulla per un mese, è l’unico modo per vedere se posso avere il risarcimento dei danni dal Comune, è in torto perchè non ha messo bene il cartello, dopo tre anni. Il quartiere è abbandonato, Quel cartello non è mai stato messo in sicurezza. Giovedì scorso, subito dopo essere caduta, sono stata soccorsa da due operai della De Vizia che stavano svuotando i mastelli della carta. All’inizio non volevo andare all’ospedale per non allarmare mio marito, 78enne, che devo seguire perchè ha problemi di salute, è cardiopatico. Nel pomeriggio, accompagnata da mia figlia, sono andata al pronto soccorso.
La donna ha raccontato tutto a Patrizia Tramaloni, presidentessa del comitato di piazza D’Armi: “Il basamento del cartello stradale è costituito da un appoggio in ferro non protetto, quindi non in regola per una stabile sicura pedonalizzazione nel marciapiede. L’ennesimo danno subito, a carico dei cittadini, questa volta anche fisico, a motivo delle incompiute nel quartiere di via Peschiera. Nel 2019, in cui il cantiere è stato chiuso, la segnaletica verticale non era ancora stata installata. Stiamo ancora aspettando. Ma anche dagli altri quartieri continuano ad arrivare continue sollecitazioni”.











