I colossi del fast food invadono anche il litorale cagliaritano. Dopo McDonald’s, ora tocca a Burger King: l’apertura del nuovo punto vendita è prevista per il 15 luglio in Viale Poetto. Ma l’arrivo della celebre catena americana a pochi passi dalla spiaggia non è passato inosservato, e sui social, la bufera è immediata. Tra chi invoca la difesa delle tradizioni locali e chi si scaglia contro l’ennesima catena multinazionale, il tono dei commenti è acceso. “Il vero successo del Poetto sono sempre stati i caddozzoni, e spero li lascino dove sono!”, scrive un utente, ricordando i chioschi storici che da decenni servono generazioni di bagnanti, ma non solo.
Molti temono che l’arrivo di Burger King possa oscurare la presenza dei chioschi indipendenti. “Altro cibo spazzatura”, si legge tra le reazioni indignate. “Che tristezza, basta! Considerando che vicino al Lido ci sono anche i caddozzoni, che fine faranno questi?”. Il timore che l’identità gastronomica del Poetto venga stravolta dalle logiche del mercato globale è uno dei temi più ricorrenti nei commenti: “Boicottate queste grandi catene e date da mangiare ai veri artigiani del panino, che da decenni lavorano per mandare avanti le famiglie”. Qualcuno ci scherza su, ma con sarcasmo amaro: “Quello di cui avevamo bisogno”, mentre altri sottolineano l’eccesso di offerta in città: “Un altro? L’ennesimo! Non ne vedo l’utilità, a Cagliari ci sono già parecchie attività tra street food e fast food”. C’è anche chi allarga la riflessione al contesto economico: “Un paese che basa i suoi posti di lavoro sull’arrivo delle multinazionali, è un paese perso. L’unico punto di forza dell’Italia sono le piccole e medie aziende italiane. E questo l’ho imparato vivendo in paesi che devono tutto alle multinazionali. Mangiamo italiano!”. In mezzo alla tempesta, una presa di posizione diventa quasi uno slogan: “Io sto coi caddozzoni”. E così, in attesa del taglio del nastro, la vera sfida non è solo tra hamburger, ma tra modelli culturali e visioni del futuro.












