Sui buoni pasto va avanti la guerra negli ospedali di Cagliari. Troppo bassi, quando ci sono, per infermieri e Oss e, in generale, per tutti i lavoratori interni. E arriva la protesta della Fials, con il segretario provinciale Giampaolo Cugliara e quello del sud Sardegna Giampaolo Mascia. I sindacalisti chiedono, “per la tutela deli interessi di tutti i lavoratori e non di pochi, l’adeguamento del valore del buono pasto dei dipendenti della ASL Cagliari, ben al di sotto della soglia rispetto a quanto previsto dalla normativa in vigore e quanto percepito dai dipendenti delle altre amministrazioni pubbliche (Regione, Comune, INAIL, INPDAP) che già dal 2012 hanno valutato inadeguato il valore di € 4.13, provvedendo ad innalzare il valore a € 8.00 poiché non era piu congruo e certamente sufficiente per la consumazione di un pasto rispetto al costo della vita. Si chiede, pertanto, al direttore generale della Asl Cagliari, nell’auspicio di assistere in tempi brevi alla soluzione dei problemi rappresentati, di porre in essere tutte quelle azioni indirizzate ad offrire ai tutti i lavoratori,piú che una pacca sulla spalla, il giusto decoro”.
Altre criticità: “Ci chiediamo quale sia il motivo che abbia impedito al direttore generale di prendersi cura, con rispetto, dei tanti, ossia dei lavoratori che per numeri rappresentano la nostra azienda, prodigandosi parrebbe per pochi, espedendo tutte le risorse per portare avanti, per esempio, secondo quanto ci viene riferito, concorsi per chi già è insignito di incarico, selezioni con vincitori prevedibili. Chiediamo al direttore di ricordarsi di chi ogni giorno si trova al suo posto, senza chiedere favoritismi, ma solo quanto gli è “dignitosamente” dovuto”.









