Emergenza Covid: nell’Azienda Ospedaliera più importante della Regione resta alta la guardia, esemplare l’organizzazione operativa della task force dei professionisti addetti all’esecuzione dei tamponi che non si sono fermati neanche di domenica. In prima mattinata gia’decine di autovetture con a bordo gli operatori per rientrare lunedì a lavoro con la certezza di essere negativi al Covid 19. Gianfranco Angioni dell’Usb Sanità lancia però un importante sos: “Siamo molto allarmati, la nuova variante del Covid 19 è una mutazione molto contagiosa. Cosi come sta avvenendo in tutti gli ospedali d’Italia, anche al Brotzu diversi operatori ( medici, infermieri, oss e altre figure professionali) sono risultati positivi. La vaccinazione resta l’unica arma efficace per mitigare il rischio di ammalarsi. In questa fase delicatissima dove il virus continua a circolare si deve correre con maggior forza ai ripari per proteggere gli operatori ma soprattutto i pazienti che si affidano alle nostre cure. Come RLS e componente del Comitato di controllo Covid 19 ho ritenuto indispensabile richiedere alla Direzione Generale un immediato rafforzamento dei protocolli adottati in particolare sull’utilizzo dei dispostivi di protezione individuale e sulla igienizzazione e sanificazione degli spazi comuni e di TUTTI i locali ; camere di degenza, bagni, ambulatori, spogliatoi, camere mortuarie, servizi manutentivi, cucine, uffici amministrativi, etc. Siamo convinti che in questa fase riorganizzativa delle Asl, deve essere chiara una predisposizione organizzativa che faccia rete anche con le altre nuove realtà sanitarie. Non possiamo permetterci che gli Operatori vengano allontanati per i contagi. Cosi come ci viene riportato, le assenze per i contagi nei reparti, nelle sale operatorie e nelle rianimazioni, incominciano a pesare e mettono a rischio tutti i processi assistenziali. Gli operatori sanitari nei reparti e in tutte le unità operative oramai stremati da due anni di emergenza pandemica, se pur con numeri ridotti continuano con grande professionalità e spirito di sacrificio a garantire cure e assistenza. Non nascondiamo la nostra preoccupazione che peraltro abbiamo rappresentato al Prefetto di Cagliari e allo SPRESAL, considerato che sono pervenute alla nostra Organizzazione Sindacale numerose segnalazioni per dei contagi tra gli operatori all’interno dei reparti e dei locali di lavoro, per questo abbiamo ritenuto indifferibile richiedere con carattere di somma urgenza l’acquisizione dei dati epidemiologici, con richiesta esplicita di indicarci con precisione i luoghi e le professionalità ad oggi contagiate dal COVID-19. La percezione del rischio è molto alta, le misure precauzionali per garantire maggior sicurezza all’interno dei reparti e dare garanzie agli utenti, ha determinato i continui e quotidiani screening, è però evidente che l’ enorme quantità dei tamponi da processare quotidianamente oltre a mettere in affanno gli operatori del laboratorio analisi, rallenta l’esito diagnostico, tanto che ai dipendenti in certe circostanze sono arrivati gli esiti il giorno dopo, con un evidente pregiudizio, considerato che agli stessi non viene concesso cosi come da normativa contrattuale un permesso retribuito specifico per questo tipo di sorveglianza sanitaria”.
Un monito chiaro e allarmato, quello lanciato dal sindacato e in particolare da Gianfranco Angioni: “Come USB SANITÀ abbiamo più volte sollecitato una predisposizione di un permesso retribuito in forma straordinaria da imputare al bilancio aziendale, sembrerebbe si stia valutando la possibilità della concessione. Riteniamo inopportuno che gli operatori siano operativi senza essere certi di essere negativi al Covid 19. Sono immaginabili le conseguenze che potrebbero verificarsi qualora qualcuno di loro si rilevi successivamente positivo. Alcuni giorni fa abbiamo avuto la possibilità di incontrare la nuova Direttrice Generale che dopo la richiesta urgente di una convocazione da parte dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza , si è dimostrata attenta e sensibile alle numerose problematiche portate alla sua all’attenzione . Cosi come emerso nell’incontro, purtroppo questa nuova fase emergenziale si rende prioritaria alle varie problematiche che abbiamo esposto e ampiamente circostanziato per i due Presidi Ospedalieri, San Michele e Businco. Nell’incontro abbiamo tenacemente richiesto l’immediata ricollocazione del reparto della Chirurgia Vascolare interessato da urgenti lavori di manutenzione, che per le gravi dinamiche operative ci ha visto protagonisti con diversi esposti verso le autorità competenti. La Dott.ssa Agnese Foddis si è resa comunque disponibile a ricercare delle soluzioni nell’immediato ma anche con i presupposti di poterci rivedere per valutare l’andamento dei miglioramenti organizzativi e di sicurezza richiesti. Le parole rassicuranti se pur importanti da parte della Direttrice Generale sicuramente non ci faranno abbassare la guardia, le priorità per l’USB SANITÀ sono, e restano, ottimizzare i processi produttivi e dare sicurezza ai pazienti e a tutti gli operatori del ruolo sanitario, tecnico e amministrativo. Nonostante le molteplici difficoltà che si vivono quotidianamente all’ interno dei due nosocomi, in primis per la carenza del personale di assistenza, proprio per questo abbiamo sollecitato assunzioni stabili e a tempo indeterminato, nei vari contesti operativi è apprezzabile l’enorme sforzo organizzativo da parte di tutto lo Staff della Medicina del Lavoro integrato a supporto dalla Direzione Sanitaria del Presidio e dal Servizio farmaceutico, considerato che nonostante la recrudescenza del virus la squadra è pienamente operativa con le diverse professionalità a procedere oltre alle incombenze di competenza anche alla campagna vaccinale. Senza dimenticare il prezioso e indispensabile ruolo affidato al servizio della Pre- Ospedalizzazione. L’USB SANITÀ cosi come ha sempre fatto anche con numerose manifestazioni e scioperi, rinnova l’ appello alle istituzioni, in quanto è indispensabile che in questa emergenza ci sia il massimo sforzo per incrementare le risorse umane ed economiche, se così non fosse, tutti gli sforzi e i sacrifici degli operatori vengono resi vani”.












