Brotzu nel caos, da ieri ospedale senza guida: Giorgio Steri, fedelissimo di Oppi, nuovo “capo”?

Da ieri l’Azienda ospedaliera Brotzu è senza guida. La Giunta non ha nominato il nuovo Direttore generale né il nuovo Commissario e oggi l’ospedale più importante della Sardegna è, sostanzialmente, in autogestione perché oltre a quello di Dg, risultano scoperti anche i ruoli di Direttore sanitario e amministrativo. Per il ruolo di nuovo “capo” del Brotzu si fa il nome di un uomo vicino alla Lega in ballottaggio con Giorgio Steri, vicino all’Udc di Oppi. Progressisti all’attacco in consiglio regionale


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Da ieri l’Azienda ospedaliera Brotzu è senza guida. La Giunta non ha nominato il nuovo Direttore generale né il nuovo Commissario e oggi l’ospedale più importante della Sardegna è, sostanzialmente, in autogestione perché oltre a quello di Dg, risultano scoperti anche i ruoli di Direttore sanitario e amministrativo. Per il ruolo di nuovo “capo” del Brotzu si fa il nome di un uomo vicino alla Lega in ballottaggio con Giorgio Steri, vicino all’Udc di Oppi.
Ma intanto ecco la dura protesta dei Progressisti in consiglio regionale: “Ciascun reparto lavora in autonomia e nella più totale incertezza, visto che in assenza delle tre figure di vertice nessuno ha il potere di adottare deliberazioni.
L’ospedale San Michele, l’oncologico Businco, il Microcitemico Cao sono tre presidi fondamentali per la salute dei sardi. È inconcepibile che all’interno di strutture che gestiscono prevalentemente casi acuti non ci sia chi è titolato a prendere decisioni di fronte alle emergenze. Questo espone l’azienda e i pazienti a gravissimi problemi che devono necessariamente essere superati nelle prossime ore.
Bisognerebbe fare presto e fare bene. Temiamo invece che l’intenzione sia quella di applicare l’ormai famigerato “metodo Solinas” utilizzato per la composizione della Giunta regionale. Metodo che prevede, è dimostrato, tempi biblici e criteri di mera spartizione politica.
Metodo che se applicato in sanità non potrà che portare a disastri, sopratutto in presenza di problemi che necessitano di risposte urgenti, come lo è la carenza di chirurghi in grado di dare continuità alle attività legate ai trapianti e l’esigenza di intervenire subito con nuovi concorsi che garantiscano il ricambio.
Occorre dare subito una nuova dirigenza capace di affrontare i problemi. Sollecitiamo quindi una nomina immediata che risponda a criteri meritocratici previsti dalla legge e attesi dal personale degli ospedali.
L’abbiamo già detto in aula durante la discussione sulle dichiarazioni programmatiche del Presidente: sconsigliamo vivamente alla Giunta di applicare criteri lottizzatori da manuale “Cencelli” alle nomine nelle Asl perché incompatibili con le norme di legge e lontane anni luce dai desideri di operatori e pazienti”.


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