Vietato perdere tempo. Perché anche un istante può rivelarsi utile in caso di disturbi che tormentano i bambini. All’ospedale Brotzu è una corsa senza fine per i piccoli che vanno incontro ad aggravamenti dello stato di salute. Il motivo è semplice: “Il polo pediatrico, uno dei reparti d’eccellenza del nosocomio – spiega il consigliere regionale Edoardo Tocco (vice presidente della commissione salute nel palazzo di via Roma) – è privo di un segmento dedicato alla patologia neonatale e alla rianimazione pediatrica. Un frammento che è stato invece inglobato al Policlinico di Monserrato”.
Nulla da togliere alla funzionalità della struttura universitaria: “Pensiamo però si debba pensare al potenziamento del polo pediatrico del Brotzu, evitando dei trasferimenti da capogiro al Policlinico e, in molti casi, viaggi della speranza verso gli ospedali della Penisola, con la maggior parte dei voli per il Gemelli di Roma e per il Gaslini di Genova. Basta una leggera aritmia cardiaca – conclude Tocco – o un’asfissia del piccolo per costringere il sistema sanitario ad attivare la procedura di emergenza per il trasporto dei piccoli”.










