Si rinnova l’appuntamento con la Giornata Nazionale Parkinson, promossa dall’Accademia LIMPE-DISMOV (Accademia Italiana per lo Studio della Malattia di Parkinson e i Disturbi del Movimento) e dalla Fondazione LIMPE per il Parkinson ONLUS. Sabato 26 novembre, su tutto il territorio nazionale, si terranno iniziative e incontri di informazione e confronto che coinvolgeranno le oltre 90 strutture locali aderenti, attraverso il supporto di personale medico qualificato.
L’INIZIATIVA. A Cagliari, il Policlinico Universitario e l’Azienda Ospedaliera G. Brotzu, dove sono attivi due centri Parkinson cittadini, hanno promosso un’iniziativa presso il Teatro Massimo per sabato 26 novembre, a partire dalle ore 9.30. Si parlerà dei sintomi della malattia, delle terapie attuali, della riabilitazione e della ricerca, ma ci sarà anche spazio per dell’intrattenimento e per la partecipazione di alcuni pazienti.
Occorre ricordare che è stato evidenziato come sia di assoluta importanza praticare con regolarità un’attività sportiva di medio livello. Ciò riduce del 43% il rischio di sviluppare la malattia e le persone con Parkinson che praticano uno sport riducono del 70% il rischio di cadute (la causa che più spesso li porta al pronto soccorso) e migliorano l’umore. Anche rimanere attivi il più a lungo possibile può prevenire il Parkinson, così come l’impiego delle terapie più avanzate nell’ambito di un approccio multidisciplinare può contribuire a rallentare la progressione della malattia e a migliorare la qualità della vita in tutte le fasi di malattia.
Il Parkinson in Sardegna. Il Centro Parkinson dell’Azienda Ospedaliera G. Brotzu di Cagliari, è inserito nella S.C. di Neurologia diretta dal Dr. Maurizio Melis ed è attivo da oltre 15 anni. Presso il Centro vengono seguiti più di mille pazienti provenienti da tutta la regione. «Pur mancando dato ufficiali Secondo le ultime stime, in SARDEGNA sono oltre cinquemila i pazienti affetti dalla malattia di Parkinson con un’incidenza di uno su 50 over 65. Il Parkinson è la seconda patologia neurodegenerativa in ordine di frequenza dopo l’Alzheimer, con una stima di circa 200 casi ogni centomila abitanti” spiega il Dr. Maurizio Melis, “guardando al futuro, si calcola che nel 2020 saranno 10 milioni i casi accertati. Le fasce di età più a rischio sono quelle over 50, ma si considera “non atipico” un Parkinson che compaia anche dopo i 40 anni. Ci sono poi varianti genetiche precoci e addirittura giovanili, con casi attestati anche prima dei 30 anni” dichiara il Dr. Giovanni Cossu, responsabile del Centro Parkinson dell’AOB Cagliari, è ormai da anni polo d’eccellenza con due centri di livello Nazionale nel trattamento dei disturbi del movimento, tra cui la malattia di Parkinson, che si distinguono per l’alta specializzazione nei trattamenti che vanno da quelli farmacologici, per arrivare al trattamento neurochirurgico. (fonte www.aoubrotzu.it )
Per maggiori informazioni sulle iniziative a livello nazionale consultate il sito:
http://www.giornataparkinson.it













