Con l’avvicinarsi della notte di Capodanno torna puntuale l’allarme per le conseguenze dei botti sugli animali domestici e sulla fauna selvatica. Ai brindisi e alle feste si accompagna ogni anno una scia di paura e sofferenza che colpisce migliaia di esseri viventi, spesso in modo invisibile ma devastante. Per questo motivo LEAL rilancia anche quest’anno la campagna di sensibilizzazione “No ai botti”, invitando cittadini e istituzioni a scegliere una celebrazione più etica e responsabile.
Secondo l’associazione animalista, l’uso incontrollato di petardi e fuochi d’artificio non può più essere considerato una tradizione innocua. I dati che emergono dopo ogni Capodanno restituiscono un quadro drammatico, fatto di animali colpiti da infarti, fughe improvvise, traumi fisici e psicologici gravi. Il rumore assordante e i lampi improvvisi rappresentano per cani, gatti e altre specie un vero e proprio trauma, amplificato da un udito molto più sviluppato rispetto a quello umano.
Lo stress acustico e visivo può provocare tachicardie violente che, soprattutto negli animali anziani, cardiopatici o particolarmente sensibili, possono sfociare in arresti cardiocircolatori fatali. Il panico spinge inoltre molti animali a tentare la fuga, con il rischio di smarrimenti definitivi o di incidenti stradali. Anche all’interno delle abitazioni o nei giardini, il tentativo disperato di nascondersi può causare fratture, ferite e l’insorgere di fobie e disturbi comportamentali destinati a durare nel tempo.
Le conseguenze dei botti non risparmiano la fauna selvatica. Nelle città, gli uccelli vengono disorientati dai forti rumori e volano in preda al panico a bassa quota, andando spesso a schiantarsi contro edifici, cavi elettrici e veicoli. Migliaia di esemplari muoiono sul colpo a causa di traumi ed emorragie interne. Anche altri animali selvatici che vivono in contesti urbani, come ricci, tassi e scoiattoli, vengono bruscamente risvegliati dal letargo, esponendosi al rischio di ipotermia o di predazione. Negli allevamenti, il terrore collettivo può causare aborti e comportamenti auto-lesivi.
LEAL sottolinea come la prevenzione resti l’arma più efficace, non solo per tutelare gli animali ma anche per ridurre i numerosi incidenti che ogni anno coinvolgono le persone. L’associazione chiede ai Comuni di adottare ordinanze anti-botti senza deroghe, accompagnate da controlli e sanzioni efficaci, e invita a privilegiare spettacoli pirotecnici silenziosi o alternative luminose a basso impatto acustico, capaci di mantenere il clima di festa senza generare sofferenza.
Accanto all’appello alle istituzioni, viene diffuso anche un vademecum rivolto ai cittadini con alcune regole fondamentali per proteggere gli animali domestici. Tenerli all’interno dell’abitazione durante i festeggiamenti, chiudere finestre e tapparelle per attutire rumori e lampi, predisporre una cuccia in un luogo tranquillo e isolato e mantenere un atteggiamento calmo e rassicurante sono accorgimenti essenziali. Può essere utile anche lasciare accesa la televisione o della musica a volume moderato per coprire i rumori esterni. Durante le passeggiate è importante utilizzare guinzagli sicuri, anche nei giorni precedenti al Capodanno, e verificare che microchip e medaglietta con i contatti siano aggiornati e ben visibili.
Un insieme di piccoli gesti che, secondo LEAL, può fare la differenza e trasformare una notte di festa in un momento di rispetto verso tutti gli esseri viventi.













