La partenza era prevista per oggi. Ma dei tirocini regionali per i quali hanno fatto istanza le aziende sarde entro il 20 maggio non c’è traccia. Secondo alcune testimonianze i centri per l’impiego sardi (che seguono i progetti su base territoriale) ancora non hanno ricevuto alcuna comunicazione sui motivi del blocco.
“Gli uffici regionali senza preoccuparsi di preavvisare aziende, tirocinanti e consulenti”, denuncia N.R.. lettore di Cagliarionline, “si nascondono dietro numeri di telefono ai quali non risponde nessuno, creando anche un danno ai potenziali tirocinanti che non possono accettare proposte di lavoro in quanto sarebbero poi esclusi dal bando”.
I tirocini impegnano i disoccupati per 30 ore settimanali per un compenso di 450 euro mensili (3,40 euro all’ora), di cui 150 in carico azienda, 300 a carico di Inps e Regione.
“Quindi, oltre che utilizzare strumenti occupazionali da fame, oggi si lasciano i giovani disoccupati sardi (e meno giovani) senza risposte”, lamenta N.R . Il blocco sarebbe da imputare alla procedure ai fondi sociali europei. In serata è prevista una comunicazione ufficiale di Aspal.












