Sinnai e Settimo San Pietro. Blitz antidroga all’alba: sgominata una banda di spacciatori. Blitz dei carabinieri che all’alba di ieri, a Sinnai e Settimo San Pietro hanno sgominato una banda di spacciatori. Da mesi gli investigatori erano sulle tracce di piccoli e medi pusher che, costantemente, rifornivano di stupefacente non soltanto le piazze dei due centri ma anche i paesi limitrofi. Così, dopo numerosi servizi di osservazione, controllo e pedinamento nei confronti di alcune persone, in parte note per piccoli precedenti specifici, che avevano predisposto un vero e proprio circuito dello spaccio, attirando l’attenzione di acquirenti provenienti da diversi centri, a finire nella rete sono state cinque individui che (nel rispetto dei diritti delle persone indagate e della presunzione di innocenza, per quanto risulta, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio), sono state arrestati mentre un’altra persona è stato denunciata in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.
L’operazione è scattata alle prime ore di ieri e ha visto l’impiego dei carabinieri della stazione di Sinnai e della Compagnia di Quartu, coadiuvanti dai Cinofili della Compagnia di Cagliari, da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Sardegna di Abbasanta e da quello del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Le squadre operative si sono mosse all’unisono, procedendo al rintraccio delle persone da tempo sottoposte a osservazione e alle conseguenti perquisizioni nei loro confronti.
Positivo il bilancio del materiale illecito trovato e sequestrato: circa 1 kg di cocaina pura, pronta per essere distribuita nel mercato illecito degli stupefacenti, 300 grammi di marijuana, bilancini di precisione, materiale da taglio, circa 20mila euro – verosimilmente provento dell’attività di spaccio -, una pistola taser, un revolver con matricola abrasa e infine un’anfora di epoca romana. Al momento le violazioni ipotizzate sono quelle di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione abusiva di arma comune da sparo e detenzione di materiale di interesse archeologico.








