Un caos, nemmeno troppo piccolo, risolto nel giro di poche ore e dopo la pubblicazione di un articolo sul nostro giornale. I circa 400 bambini che domani, sabato 4 novembre, avranno l’opportunità di assistere alla Feste delle forze armate ed essere salutati da Sergio Mattarella saranno rifocillati, anche se non al pari, culinariamente parlando, dei 650 invitati al buffet organizzato dal Comune e pagato 17mila euro. Dopo la denuncia di un genitore, “I bimbi delle scuole dovranno portarsi la merenda da Mattarella, per loro niente banchetto”, entra in campo l’amministrazione comunale.
Piccola premessa: chi organizza il mega evento in una via Roma super blindata è la Difesa, non il Comune. Che, comunque, tramite gli uffici del settore del sindaco, ha previsto di non lasciare alunni e alunne piccoli a bocca asciutta. “Non abbiamo ricevuto richieste, non siamo noi gli organizzatori”, spiega, in premessa, la dirigente degli Affari generali e istituzionali e del gabinetto del sindaco, Serenella Piras. “Comunque, stiamo provvedendo per garantire a ogni bambino una bottiglietta d’acqua e uno snack, che potranno consumare durante la mattinata”. Insomma, alla fine non saranno costretti a caricarsi gli zainetti con borracce, panini e merendine varie.
La polemica era nata in seguito alla circolare firmata dalla dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Satta-Spano-De Amicis, Elisabeth Piras, e inoltrata da un genitore alla nostra redazione: ogni bambino si sarebbe dovuto portare dietro “uno zainetto leggero, possibilmente in tela, non ingombrante, un asciugamano o cuscino piccolo per sedersi a terra, in attesa dell’arrivo del presidente Mattarella, una borraccia d’acqua o due bottigliette d’acqua, vari snacks/panini, un cellulare/smartphone per poter comunicare, se necessario, con i genitori e fare foto/video ricordo, una giacca a vento in caso di freddo/pioggia”. Almeno per il cibo e le bevande, però, non sarà più così. È già qualcosa.









