Beffati, stangati e scontenti. Con i sardi che, ancora una volta, avranno la peggio. Il tetto al costo dei carburanti, benzina e diesel arrivati alle stelle? Solo in autostrada, ovvero oltremare. Per il resto, i gestori potranno continuare a fare quello che vogliono: il governo ha deciso di non confermare il taglio alle accise di 30 centesimi a litro, imposto a marzo scorso dall’allora premier Draghi, e di lasciare che ogni gestore faccia quello che vuole. Unico obbligo, una inutile foglia di fico, l’obbligo di esporre il prezzo medio del carburante.
Discorso diverso oltre Tirreno: in autostrada ci sarà un tetto al prezzo di benzina e diesel, con prezzi di vendita di carburante non superiore a una percentuale del prezzo medio giornaliero, percentuale che sarà determinata da una apposita norma.
Per il resto, solo fumo, inasprimento delle regole che si sa, in Italia non funzionano: il decreto del governo contiene un significativo incremento delle sanzioni previste per l’omessa comunicazione, prevede il rafforzamento dei collegamenti con l’azione dell’Antitrust per intercettare tempestivamente eventuali cartelli tra le compagnie e rafforza la collaborazione con la Guardia di finanza per sorvegliare e reprimere sul nascere eventuali condotte speculative. Sarà istituita poi una Commissione speciale per la verifica della dinamica dei prezzi di filiera e il raccordo tecnico con i ministeri.













