La bara visibile da uno dei loculi del cimitero di San Michele che ha portato una cittadina a fare una foto e spedirla a Casteddu Online? Doveva essere coperta, ma così non è stato fatto. E allora, a breve, arriva la legnata per i cinque dipendenti che l’hanno lasciata, seppure solo per poco tempo, visibile. A dirlo è Fabio La Civita, amministratore di Eureka srl, la società che gestisce anche il camposanto di San Michele. E lo fa con una email spedita alla nostra redazione: “I nostri operatori sanno di dover agire in maniera professionale e rispettosa in tutte le fasi lavorative quotidiane, pertanto, anche se per poco tempo, hanno lasciato la bara visibile, sigillata e non aperta con il defunto in vista. E, quindi, verranno redarguiti in via ufficiale con contestazione disciplinare. Tra l’altro va sottolineato che è stato comunicato a tutti i dipendenti aziendali, sin dall’inizio della nostra gestione, di posizionare sempre un pannellino provvisorio sul loculo appena aperto, per evitare di lasciare in vista la bara”. Le sanzioni saranno formalizzate la settimana prossima. Nell’email di La Civita, però, si parla anche e soprattutto della gestione dei cimiteri, passata sotto il controllo di Eureka srl da luglio.
“Riguardo la sporcizia che regna nel cimitero San Michele, così come Casteddu Online ha riportato, è un puntare duramente il dito contro la nostra squadra di instancabili operatori delle pulizie che, quotidianamente, lustrano e danno lustro ai cimiteri San Michele, Bonaria e di Pirri, ricevendo spesso l’approvazione degli utenti dei camposanti, che anche con scritti elogiano il loro duro e sacrificante lavoro, che non ha soluzione di continuità e che si consuma sotto il sole cocente, sotto la pioggia o sferzato dal maestrale. Sono centinaia le fotografie ed i video settimanali che mostrano il nostro operato e la conseguente decorosa pulizia di ogni meandro dei cimiteri, tutte datate e con l’iscrizione dei punti precisi che l’amministrazione di Eureka Srl mette a disposizione degli uffici di vigilanza del Comune di Cagliari. I nostri lavoratori possono dimostrare ai giornalisti e ai cittadini ìdi Cagliari tutto il loro zelo e la dedizione a favore di un mestiere molto delicato. Una professione che non si esercita sotto i riflettori, ma durante la quale il sorriso o il ‘grazie’ di una mamma o di un figlio affranti per il loro lutto, come il ‘sorriso’ di un’anziana accompagnata davanti alla sepoltura del proprio amato, ripagano ogni sforzo fatto dagli uomini di Eureka per rendere semplicemente migliore il vivere quotidiano”.








