Il Consorzio regionale dei Centri Commerciali Naturali della Sardegna intende portare all’attenzione della stampa e delle istituzioni le gravi criticità emerse a seguito del bando regionale pubblicato a fine anno dall’Assessorato regionale del Turismo, Commercio e Artigianato, destinato ai Centri Commerciali Naturali (CCN).
Il bando, pubblicato in una fase dell’anno particolarmente complessa per la programmazione delle attività, ha introdotto meccaniche in parte differenti rispetto al passato. A ciò si è aggiunto un numero significativamente più alto di partecipanti, elemento che ha contribuito a creare forti difficoltà operative ed economiche per molte realtà coinvolte.
Il risultato finale del bando, così strutturato, ha di fatto consentito una distribuzione delle risorse su un numero molto ampio di beneficiari, ma ha penalizzato in modo rilevante quei Centri Commerciali Naturali che avevano già sostenuto importanti investimenti, anticipando risorse proprie per realizzare eventi, attività di animazione e azioni di valorizzazione dei territori.
Oggi alcune di queste realtà si trovano a dover affrontare perdite economiche anche comprese tra i 40 e i 50 mila euro, somme che non gravano su singoli soggetti, ma su decine di piccoli commercianti, che hanno investito collettivamente per contrastare la desertificazione commerciale e mantenere vivi i centri urbani e i piccoli comuni della Sardegna.
Questa situazione rischia di produrre un effetto gravissimo: la rinuncia, in futuro, a qualsiasi progettualità, con un impatto diretto sulla vitalità economica e sociale dei territori, già oggi in forte sofferenza.
Il Consorzio regionale dei Centri Commerciali Naturali della Sardegna chiede quindi alla politica regionale di intervenire con urgenza per individuare una soluzione. Non si tratta semplicemente di reperire risorse aggiuntive, ma di sostenere concretamente chi, ogni giorno, lavora per contrastare la desertificazione commerciale, promuovere il commercio di prossimità e mantenere viva l’economia locale.
Ad aggravare il quadro è inoltre una totale assenza di comunicazioni ufficiali sul tema. A fronte di informazioni ufficiose che parlano di un rimpallo di responsabilità e di un mancato rifinanziamento dei CCN da parte di diverse forze politiche, chi ha investito e anticipato risorse proprie si trova oggi in una condizione di estrema difficoltà, senza certezze e senza risposte.
Il Consorzio ribadisce la necessità di un confronto immediato, trasparente e responsabile, affinché si possa evitare un danno strutturale al sistema dei Centri Commerciali Naturali e, più in generale, al commercio sardo.










