La giovane avvocatessa Martina Scialdone non solo è stata uccisa brutalmente a colpi di pistola, ma ha anche vissuto momenti di terrore prima che la sua vita si fermasse per sempre il 13 gennaio del 2023. Così è morta Martina, per mano del suo ex Costantino Bonaiuti. La lite esplose nel ristorante Appio Latino di Roma, e quando il proprietario del locale intervenne, Bonaiuti gli rispose malamente di non intromettersi. Una cena che doveva servire a Martina per chiudere definitivamente la storia con il 62enne, che da tempo preoccupava la giovane. La lite proseguì poi fuori dal locale, dove poi ci fu il colpo fatale. Come riporta Il Messaggero, oggi la Procura di Roma, anche alla luce delle testimonianze e delle indagini svolte, ha chiesto l’ergastolo e l’isolamento diurno per Bonaiuti. Il 62enne è accusato di omicidio volontario, con le aggravanti della premeditazione, del legame affettivo e porto abusivo di arma. Il Bonaiuti, da quanto emerso da una telefonata fatta quella sera alla sua ex moglie in cui le raccontava ciò che era accaduto, ha sempre sostenuto che il colpo fosse partito per sbaglio. Le persone vicine a Martina hanno descritto la ragazza come preoccupata e spaventata dall’atteggiamento ritenuto “rabbioso” di Bonaiuti.












