“Assurdo,la Cgil vuole ripopolare i paesi sardi con famiglie migranti”

La proposta della Cgil fa discutere nell’isola: giusto o no ripopolare i paesi sardi con le famiglie di immigrati?


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Fa discutere in Sardegna la orposta della Cgil: per ripopolare i paesi sardi che perdonio abitanti, propone di portare le famiglie di immigrati in tutta l’isola. Ma c’è chi non ci sta. 

“È assurdo che proprio la Cgil isolana non capisca che gli immigrati non servono a ripopolare i nostri paesi, ma sono solo nuova forza lavoro a basso costo che peggiorerà qualità e retribuzioni dei sempre meno occupati sardi”. 

Lo dichiara Paolo Truzzu, Consigliere regionale di Fratelli d’Italia-An, criticando la proposta di Caterina Cocco della segretaria regionale del sindacato di sinistra: “Sostituire i sardi con gli immigrati è un’idea razzista, degna del peggior capitalista senza scrupoli, non di chi dovrebbe tutelare i lavoratori. Se ci sono fondi a disposizione utilizziamoli per tutti, sardi inclusi”.

“Il crollo demografico, lo svuotamento di intere aree dell’Isola sono determinate dalla mancanza di lavoro stabile e dignitoso in Sardegna e queste è un’emergenza che andrebbe affrontata con uguale forza, decisione di quella scaturita dall’immigrazione massiccia”, aggiunge l’esponente del movimento di Giorgia Meloni. Possibile che la Cgil non abbia proposte sensate in merito, se non sostituire con gli stranieri i sardi che fuggono alla ricerca di un’occupazione?”

“Il centrosinistra politico come quello sindacale, sempre più supino alle decisioni del Partito Democratico di cui è una costola, considera i sardi e il loro futuro problemi di serie B e si prepara a una sostituzione etnica, già da tempo annunciata, della nostra popolazione con gli immigrati”, conclude Truzzu.


In questo articolo: