Assurda aggressione razzista ad Assemini: “Sporchi neri, a morte tutti i negri”. Mamma e figlio olandesi aggrediti e picchiati da una baby gang composta da minorenni. La mamma buttata giù dalla bicicletta e presa a calcil, il figlio di appena tre anni insultato e minacciato. Lei, Wanda, ha avuto il coraggio di raccontar tutto su Facebook provocando la reazione indignata di un paese intero. Si tratta infatti della seconda volta che accade, in via Tirso. Ladonna si è sfogata non dai carabinieri, ma su Facebook: “ “Due ragazzini, avranno avuto dodici o tredici anni, mi hanno aggredita quando mi trovavo con mio figlio di tre anni. Mi hanno buttata giù dalla bici. Uno mi ha calpestato, l’altro mi ha dato un calcio. Poi hanno sollevato il dito medio, dicendomi: sporco nero, a morte tutti i neri. Non ho capito perché sia successo. E’ la seconda volta che vengo aggredita ad Assemini. No so se sono la benvenuta qui e se sono sicura. Non ho potuto inseguire quei due ragazzini: ho un figlio piccolo. Cosa insegnano i genitori ai loro figli? Scusate, io sono arrabbiata. So che tante persone non sono così”. Il suo sfogo ha fatto giro delle bacheche non soltanto ad Assemini, provocando la dura reazione anche del sindaco Mario Puddu. Che sempre sul social network ha detto: “ “Sono molto indignato: per la seconda volta in pochi mesi, Wanda è stata vittima di un’aggressione razzista nelle strade di Assemini. E’ una cosa gravissima e stavolta non rimarremo con le mani in mano; confidando che Wanda denunci il fattaccio ai carabinieri, mi riserverò di costituirmi Parte Civile. Appena ho saputo, son andato a trovarla a casa sua per farle avere il mio conforto, in rappresentanza della nostra comunità; l’aggressione non ha lasciato segni fisici, ma ho trovato una donna dispiaciuta e molto spaventata, anche e soprattutto per lo spavento occorso al piccolo. Ad Assemini c’è una folta e integrata comunità di extracomunitari; sono fatti incresciosi e per fortuna insoliti perché Assemini è una città che odia il razzismo”.












