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di Massimo Carboni (Portavoce Comitato Civico “ViviAssemini”)
Oltre alla sicurezza e alla vivibilità, il lavoro è un aspetto fondamentale per cui occorre trovare risposte reattive e strutturali da parte di chi è stato chiamato ad amministrare ad ogni livello. L’Amministrazione comunale di Assemini ha il dovere politico di investire in una articolata strategia di crescita. Gli accordi di cooperazione con altre città sarde, italiane ed europee sono fondamentali per creare nuovi redditi e arginare gli effetti drammatici della crisi.
La povertà economica produce crescente malessere sociale, essa va affrontata e non subita. Accanto al bisogno di affermare l’identificazione della città, occorre sostenere il consolidamento, la riorganizzazione e la formazione della base economica nonché di nuove opportunità. È necessario individuare mercati di sbocco in cui collocare le produzioni che non trovano risposta nel mercato interno. Specie le grandi città europee e italiane concentrano la maggior parte della creazione di valore. Generano ricchezza, dinamiche di sviluppo, occupazione e sono anche luoghi di interscambio culturale. Vanno individuate città strategiche e promossi gli accordi al fine di favorire nuove forme di scambio. Occorre uscire dalla chiusura e dall’immobilismo, investendo in azioni strutturali che siano economicamente vantaggiose, come la promozione economica internazionale, l’imprenditoria e la creazione di imprese nel nostro territorio, la gastronomia, agroalimentare, turismo, sport e cultura.
L’attuale amministrazione governa da quasi quattro anni, contro i due anni e mezzo medi delle giunte precedenti. È tempo di bilanci e di passare ai fatti. I cittadini pagano le tasse per avere un’amministrazione che funzioni nel pieno rispetto dei propri compiti.