Il grave episodio è avvenuto qualche giorno fa, dei giovani sono riusciti a varcare i cancelli dell’impianto, chiuso dal 31 luglio e costato circa 7 milioni di euro, e hanno sparso subito la voce attraverso il mezzo di comunicazione più diffuso e veloce, ossia i social network. “Poteva capitare qualsiasi cosa” la priorità è quindi mettere in sicurezza la piscina e restituirla agli asseminesi e a tutti coloro che frequentano la struttura. “Se dovessero entrare dei ragazzi e causare danni chi pagherebbe?”. A questo quesito risponde il sindaco Mario Puddu: “Le chiavi della piscina non sono ancora state restituite, non ho le competenze legali per stabilire di chi sia la custodia in questo istante, la piscina è un nostro bene e ce ne dobbiamo prendere cura”. Ieri Puddu ha incontrato tutti i delegati che gravitano intorno alla struttura “per stabilire un itinerario e la consegna che avverrà anche in presenza del tecnico che dovrà occuparsi del collaudo per effettuare le verifiche opportune”. L’incontro è fissato fra qualche giorno, “la custodia ora è vacante e grava sulle nostre spalle, dopo i primi atti vandalici abbiamo incaricato la polizia municipale e la compagnia barracellare la quale vigila durante il giorno e la notte”. Un appello, infine, del sindaco alle famiglie: “Una bella strigliata ai ragazzi, spetta anche a noi vigilare”.










