Famiglia di Assemini a rischio sfratto. Il grido disperato di Luciano e Francesca. Lui 57 anni lei 31, tre figli: quattro, cinque e quattordici anni. L’incubo è iniziato nel 2011, quando Luciano ha perso la sua occupazione: per vent’anni ha lavorato per lo stabilimento balneare il Lido, poi la crisi. E da un giorno all’altro si è trovato senza più un lavoro. Francesca ha sempre fatto di tutto, occupazioni saltuarie, salti mortali per portare anche lei la pagnotta a casa. Per i loro tre figli, e per suo marito.
L’anno scorso tramite il nostro giornale avevano lanciato un appello, perché anche allora erano a rischio sfratto, poi Luciano aveva trovato un lavoro come imbianchino. Ed erano riusciti ad andare avanti, per qualche mese. La situazione se possibile è addirittura peggiorata: a causa dei debiti accumulati in questi anni, il giudice secondo quanto raccontano ha bloccato lo stipendio di Luciano e quindi si trovano a non riuscire più a pagare l’affitto.
“Il comune di Assemini – racconta Francesca – non ha i soldi per aiutarci, e non abbiamo parenti che in questo momento possano ospitarci. Avevamo trovato una casa con tanto di contratto d’affitto, ma non avevamo soldi per la caparra e il comune non ci è venuto incontro, abbiamo dovuto restituire le chiavi ai propritari. Alla luce di quanto accaduto recentemente alla famiglia di Quartu ( alla quale è stata portata via una bimba di tre mesi, ndr), la mia paura più grande paura è che oltre la casa ci tolgano anche i nostri figli. Molto presto, infatti, arriverà l’ufficiale giudiziario”.
Quello di questa famiglia è un appello disperato, se qualcuno può aiutarli in qualche modo a trovare un alloggio può contattarli al numero 327 6738057. Dove lo Stato non riesce ad aiutare i suoi cittadini, ci si augura che qualche associazione, o qualche anima buona, possa dare una mano a questa famiglia.













