Assemini città turistica? “Nessun atto politico in quattro anni”

Il Comitato ViviAssemini: “La giunta cambi rotta, faccia sistema e riparta da un progetto strategico”


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Di Massimo Carboni, Comitato Civico “ViviAssemini”

 

Anche Assemini dovrebbe far parte del “Sistema Sardegna”, contribuendo con atti politici a soddisfare i crescenti bisogni del territorio, dei cittadini e delle imprese. Assemini rappresenta una delle più importanti città sarde, per dimensione e per potenzialità, ma deve attivarsi per porsi obiettivi strategici, combinare i fattori della produzione e operare per conseguire risultati. Anche il turismo crocieristico è una grande opportunità che continua a rimanere trascurata.

Il turismo crocieristico è un fenomeno socioeconomico in crescita, una grande opportunità a portata di mano. Alla domanda turistica deve corrispondere lo studio e l’applicazione concordata di una politica specifica locale. Uno dei fattori che spinge verso tale scelta turistica è la “combinazione tra itinerario marittimo ed approfondimenti tematici” (cultura, shopping, mondanità, ecc.) consentita dal mix geografico delle mete, favorito da escursioni nell’entroterra e da diversi optional nello svolgimento dell’itinerario. Analizzando i dati preventivi della stagione 2017 (gennaio/dicembre) si evince: l’arrivo di 173 navi con una capienza complessiva di oltre 422 mila persone; un tempo medio di permanenza tra 5 e 10 ore.  Diverse realtà territoriali dell’area vasta di Cagliari e del Medio Campidano risultano interessate da tale fenomeno grazie alle loro politiche attive di richiamo. Assemini, invece, risulta sconosciuta nonostante il collegamento viario e la ridotta distanza dal porto di Cagliari. A questo deve aggiungersi il trend aeroportuale. Abbiamo analizzato i pochi atti di indirizzo politico della giunta in carica durante questi quattro anni. Nonostante i nostri ripetuti inviti, non abbiamo rilevato una sola iniziativa diretta a collocare Assemini tra le mete di destinazione turistica. Non solo del flusso crocieristico, ma nemmeno interna al territorio isolano. Anzi, sono sempre più gli asseminesi a spostarsi nel circondario. Come era facile prevedere, la festa della birra e dello sport che si aggiungono a quella storica della musica, seppure capaci di attrarre migliaia di persone, rimangono fatti isolati e scoordinati che non incidono sull’aspetto sostanziale.

Trattasi di fatti molto gravi che dimostrano quanto anche questa amministrazione non abbia percepito la sua reale funzione.     


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