Una testimonianza forte quella di Alessandro Gorini, 57 anni, ha assistito all’assalto al portavalori di ieri pomeriggio a San Vincenzo, riprendendo la scena con il suo smartphone. Poi però “Uno dei banditi mi ha visto mentre riprendevo e ha sparato”, racconta Gorini.
Il giorno dopo l’agguato, Gorini ha parlato alle telecamere della Rai. “Ho sentito il rumore – afferma il 57enne–, abito vicino al cavalcavia della variante, sono andato a vedere, pensavo fosse un incidente. Ma ho capito che era una rapina. Mi sono messo a filmare, rimpiattato dietro la rete. Ho visto che i banditi mandavano le guardie giurate con le mani alzate verso la galleria in direzione nord. In quel momento hanno fatto esplodere il portavalori. Tutto in pochi secondi. Si vedeva che era un’azione di gente organizzata, un vero commando”. “Che c*** stai filmando” gli dice il rapinatore, e spara una raffica con un fucile automatico. “Uno dei banditi mi ha visto – racconta ancora Gorini – e ha detto quella frase verso di me, mi sono buttato a terra e ha sparato. Mi sono ferito a una mano, ma per la caduta. Mi è andata bene. Spero che le immagini possano essere utili agli investigatori”.
Gorini, come ha raccontato a Il Tirreno, è stato anche vittima di commenti social poco gradevoli che lo accusavano di manie di protagonismo: “ È successo a pochi passi da casa mia, non si trattava di un incidente stradale, impossibile non documentare quanto stava succedendo – racconta il 57enne– stavo facendo dei lavori in casa, ho sentito gli spari. Mi sono chiesto: non è che è mio fratello cacciatore che sta sparando? Poi ho sentito una mitragliata. Mi sono messo a filmare, rimpiattato dietro la rete. Ho visto che i banditi mandavano le guardie giurate con le mani alzate verso la galleria direzione nord. In quel momento hanno fatto esplodere il portavalori. Tutto in pochi secondi. Si vedeva che era un’azione di gente organizzata, un vero commando. Ero a un’ottantina di metri da loro”.
Intanto, continuano le indagini sia in Toscana che in Sardegna, poiché non sembrano esserci dubbi sulla presenza di malviventi sardi nel commando, che ha agito con fare molto simile ad altri colpi milionari effettuati anche nell’Isola.













