Sono quasi diecimila – 9515, per la precisione – i passeggeri sbarcati, dal 26 al trenta marzo, in Sardegna, passando per tutti i porti e gli aeroporti, presidiati dai Forestali. E le multe sono state ventinove. Non certo un’enormità, anzi. E, in molti casi, la sanzione è scattata per la mancata registrazione, prima della partenza, sul portale “Sardegna Sicura”. A snocciolare e confermare i numeri è il direttore della Protezione civile sarda, Antonio Belloi. I filtri agli ingressi, stando alla sua analisi, starebbero dando i frutti sperati: “Gli arrivi non sono aumentati, ma sono stabili. E, proprio sui numeri delle ultime settimane, abbiamo un quadro della situazione chiaro legato anche ai controlli nei punti di accesso della nostra Isola. Chi arriva, nel 99 per cento dei casi, lo fa per le tre motivazioni valide previste”. Vale a dire, “motivi di salute, motivi di lavoro o comprovate urgenze, tra le quali rientra anche il ritorno alla propria abitazione”. Nessun altro caso è concesso e la multa, per chi sgarra, è naturalmente dietro l’angolo.
“Abbiamo dato un taglio netto agli arrivi dei furbetti delle seconde case”, nota Belloi. Chiaro il riferimento all’ultima ordinanza, prorogata al momento sino al prossimo sei aprile, del presidente della Regione Christian Solinas: in Sardegna, anche a Pasqua e Pasquetta, si potrà arrivare solo per motivi urgenti e non per raggiungere la seconda abitazione nel territorio.









