Un’altra serata di cultura, di approfondimento e di formazione intellettuale è quella in
programma mercoledì 21 giugno p.v., a partire dalle 18 nella Biblioteca centrale di via Dante. In
occasione dell’uscita del libro ‘I pionieri del Cinema. Quartu 1906-1963’ di Cristiana Stocchino,
2017, AM&D, operatori e professionisti del mondo della cultura si ritrovano per un confronto, una
riflessione ampia e costruttiva in termini di analisi e progettualità a tutela delle arti visive.
Continua il programma dell’Amministrazione per animare la biblioteca comunale e proporla
quindi come fulcro del fermento culturale di Quartu, una città viva anche da questo punto di vista e
quindi vogliosa di incontrarsi per ragionare e studiare insieme storia e contemporaneità.
Nell’occasione, mercoledì, con la conferenza-seminario ‘Archivi storici e virtuali, musei e
biblioteche, per una storia delle arti visive in Sardegna’, si analizzeranno le cosiddette arti
‘giovani’, quali cinema, teatro, fotografia e video art, in Sardegna e nello specifico in città.
Il dibattito sarà ovviamente aperto a tutta la cittadinanza e vedrà la partecipazione di diversi
esponenti di spicco della cultura sarda. I lavori saranno aperti dal Sindaco Stefano Delunas e
dall’Assessore alla Cultura Maria Lucia Baire. È poi previsto l’intervento di Marcella Serreli,
componente del Polo Museale Regionale della Sardegna, Carlo Pillai, già Soprintendente
Archivistico per la Sardegna, Elio Acquas, Archivio privato Campus, Gianfranco Angei, direttore
artistico del Teatro Centrale Alidos, Gabriella Del Fiacco, vicepresidente dell’Università della Terza
Età, e Stefano Pira, docente dell’Università degli Studi di Cagliari. Sarà infine presente Cristiana
Stocchino, autrice del volume ‘I pionieri del cinema’, recentemente edito dalla casa editrice
AM&D.
Cristiana Stocchino, nata e ancora residente a Quartu, è laureata in Lettere Moderne ed è
operatrice e consulente per i beni culturali. La sua passione per i temi legati alla storia del
Novecento in relazione alle arti visive e cinematografiche, la impegna da anni nella ricerca di fonti
inedite, scritte e orali. È quindi assidua frequentatrice di archivi pubblici e privati. E non si può
riscoprire il cinema in Sardegna, la sua storia, le sue origini, senza ricostruire l’avventura
imprenditoriale di uomini coraggiosi, esponenti di famiglie di operatori economici di spicco,
proprietari delle prime sale cinematografiche aperte agli esordi del Novecento. Il libro che sarà
presentato mercoledì riscrive l’identità di Quartu e dei suoi abitanti attraverso una storia inedita,
svelata grazie all’introduzione del cinematografo e alla realizzazione delle prime sale di proiezione.
Il volume infatti ricostruisce con scrupolo storico le vicende degli intraprendenti esercenti di
cinema quartesi, Salvatore Capra e Gioachino Campus, in un secolo breve e intenso come il
Novecento, che vide Quartu passare dalla condizione di popoloso paese a quello di terza città
dell’isola.
“Sono rimasta molto colpita dal percorso intimo, familiare, emotivo affrontato dall’autrice
nel libro. Un testo che deriva dal legame dell’autrice con una struttura che ha fatto la storia della
città – commenta l’Assessore alla Cultura Lucia Baire -. La storia del cinema è un aspetto culturale
particolare e nel caso specifico parliamo di persone che hanno saputo vedere oltre, e non era facile
con i mezzi culturali del tempo. Un uomo di grande apertura mentale, e di grande coraggio, che si
inserisce nella storia della città, della Sardegna, dell’Europa. È un libro quasi verista, dove analisi e
rigore scientifico si intrecciano con la storia della città e degli affetti personali. È un punto di
partenza del fermento che esiste in città e che l’Amministrazione vuole aiutare a mostrarsi nella sua
pienezza. Tutte le persone di buona volontà si uniscano e lavorino per tramandare la Storia”
conclude.
“Con questo seminario vogliamo dare un contributo per vivacizzare il fermento culturale
quartese. Con l’Assessorato stiamo lavorando assiduamente alla riscoperta della memoria storica
della città. È un’attività in cui crediamo molto e la recente manifestazione Monumenti Aperti ne è
stata una conferma. Quartu è stata in maniera ciclica fulcro del fermento culturale. Con l’Assessore
Baire abbiamo studiato un percorso per riscoprire le nostre bellezze, le nostre memorie, e riscoprire
anche i quartesi che hanno dato tanto alla città. Sono infatti allo studio adeguate celebrazioni per
tutti i personaggi che hanno contribuito alla valorizzazione di Quartu, compresi quelli di cui si parla
nel libro. Siamo convinti che sia la strada giusta per Quartu”.













