«Piscinas è una delle perle più preziose del nostro patrimonio ambientale – dichiara Sorgia – ma continua a essere minacciata dai residui minerari che, scorrendo nel Rio Irvi e nel Rio Piscinas, portano a mare metalli pesanti come piombo, rame e cadmio. Le bonifiche sono ferme da decenni, e questo è inaccettabile».
Nell’interrogazione si chiede conto alla Regione dello stato dei piani di bonifica dell’area mineraria di Montevecchio, delle analisi ambientali aggiornate e delle misure adottate per informare e tutelare i turisti che, ignari del pericolo, si bagnano a pochi metri dalle foci fluviali.
«Chi arriva a Piscinas oggi – prosegue Sorgia – non trova cartelli multilingue, né informazioni chiare sui rischi ambientali e sulle ordinanze in vigore. I visitatori devono essere tutelati e informati con trasparenza, così come meritano garanzie gli operatori turistici locali, costretti ogni estate a convivere con l’incubo dei fanghi rossi».
Sorgia evidenzia anche la necessità di ripensare la valorizzazione dell’area, puntando su percorsi guidati, turismo consapevole e integrazione con i siti minerari dismessi: «Chiediamo un piano serio di bonifica, ma anche di rilancio sostenibile: Montevecchio può diventare un esempio di riqualificazione e Piscinas un modello di turismo responsabile. La Regione ha il dovere di agire subito».
Il consigliere ha richiesto risposta scritta all’interrogazione entro i termini di legge e si dice disponibile a sostenere audizioni e sopralluoghi con ARPAS, enti locali e università per attivare una risposta concreta all’emergenza ambientale.












